Sondaggi elettorali, un confronto: i minority report degli istituti al 2 settembre 2019
Sondaggi elettorali, i minority report degli istituti di sondaggi. Spicca Ipsos che attribuisce il 24,2% al M5S, esito di un balzo con pochi precedenti
Diamo puntualmente conto dei sondaggi elettorali che ogni settimana i vari istituti producono. E lo facciamo confrontando le tendenze ed i numeri dei singoli studi. Ognuno può così verificare il valore dei partiti osservando come cambia la percentuale da un sondaggio all’altro.
In questa rubrica però, come ogni settimana, cerchiamo di tracciare l’andamento dei sondaggi elettorali che si distaccano dagli altri per vedere successivamente chi ci ha visto giusto. E anche per cercare di comprendere quali istituti fiutano, prima degli altri, i cambiamenti di umore dell’elettorato.
Sondaggi elettorali, spicca il minority report di Ipsos sul M5S, visto al 24,2%
Senz’altro il dato che spicca di più questa settimana è il 24,2% raggiunto dal Movimento 5 Stelle secondo Ipsos. In soli 23 giorni la crescita è stata di più di 6 punti, un fatto che ha pochi precedenti.
Il partito di Di Maio sarebbe così tornato ai livelli di maggio, quando infatti già Ipsos lo dava in recupero, per essere però smentito dai risultati delle elezioni europee.
Tutti gli altri istituti invece stimano il M5S sotto il 20%, Piepoli per esempio lo vede ancora in discesa, al 16,5%
Anche sulla Lega vi è discordanza. Il Termometro Politico per esempio la stima ancora a un livello superiore rispetto a quello delle europee, al 36,6%, mentre per Ispos si scende al 31,8%.
È un periodo di cambiamento, e non c’è molto da stupirsi di quanto i sondaggi elettorali si trovino in disaccordo.
Sondaggi elettorali, sul PD più accordo tra gli istituti
C’è meno discordanza invece nei sondaggi elettorali sul PD. Si va dal 22,3% di Ipsos al 24,1% di Termometro Politico.
Come già accadeva in passato si registrano meno variazioni tra le stime sul partito di Zingaretti, nonostante sia coinvolto in un probabile accordo di governo con il M5S che cambia un posizionamento tenuto per anni.
Sul fronte Fratelli d’Italia e Forza Italia ormai tutti vedono il partito di Meloni superare quello di Berlusconi tranne Piepoli, che si distingue, dando il secondo al 7,5%, che è anche la percentuale più alta per Forza italia questa settimana, e il primo al 6%, che rappresenta invece per Fratelli d’Italia la percentuale più deludente.
+Europa infine oscilla molto, tra il 2,1% e il 4,1%.
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