Bolletta luce: costo trasporto energia con consumi zero. Perché si paga

Pubblicato il 2 Settembre 2019 alle 14:21 Autore: Guglielmo Sano

Esaminando le varie voci che costituiscono l’importo finale della bolletta luce ci si accorge facilmente del fatto ch non si paga solo quanto si consuma

Bolletta luce: costo trasporto energia con consumi zero. Perché si paga
Bolletta luce: costo trasporto energia con consumi zero. Perché si paga

Esaminando le varie voci che costituiscono l’importo finale della bolletta luce ci si accorge facilmente del fatto che, alla fine, non si paga solo quanto effettivamente si consuma.

Bolletta luce: come è composta?

Anche se non si consuma energia si finirà per pagare comunque il costo dell’energia. Infatti, al di là dell’effettivo consumo che se ne fa, a formare l’importo finale di una fattura c’è una parte fissa relativa al costo dell’energia appunto. Quest’ultima, però, a sua volta è composta da una parte variabile che effettivamente si paga in relazione al consumo.

Bonus bolletta luce e gas 2019 con requisiti Isee, chi non fa richiesta

Oltre alla voce relativa al consumo, divisa in quota fissa e variabile, che rimane quella ovviamente più comprensibile per i consumatori, ci sono altre voci di pagamento in bolletta molto meno comprensibili. Per esempio, quella relativa alla Spese per il Trasporto e Gestione del Contatore: queste sono stabilite dall’ARERA e, come dice il nome stesso, sono le spese dovute per la trasmissione e la distribuzione dell’energia oltre che per la manutenzione del contatore. Quanto dovuto da ogni singolo utente non varia in base al fornitore di energia, detto ciò a comporre tali spese una quota fissa indipendente dal consumo, una quota potenza (quindi che varia in base ai kW utilizzati), e una quota variabile che cambia in base al consumo.

Bolletta luce e gas: taglio costi fissi, quanto si potrebbe risparmiare

Bisogna sempre considerare imposte e oneri di sistema

Inoltre, altri due fattori per niente trascurabili concorrono alla quantificazione dell’importo finale di una bolletta della luce: gli oneri di sistema e le imposte. Anche i primi sono divisi in due quote, una fissa (che si applica solo alle utenze di non residenti portando a un incremento del 35% annuo per la fornitura di elettricità), e un’altra che invece varia in base ai consumi (indipendente dalla residenza). La voce relativa alla seconde poi è formata dalle accise, che vengono applicate a secondo del consumo a prescindere dall’azienda che fornisce il servizio, più l’Iva al 10% per le case e al 22% per le utenze commerciali.

Bollette luce e gas: oneri di sistema al 40,5% “troppi e mal distribuiti”

Segui Termometro Politico su Google News

Scrivici a redazione@termometropolitico.it

L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
Tutti gli articoli di Guglielmo Sano →