“Perché ho innescato la crisi? C’era un governo fermo e litigioso”. Così il leader della Lega Matteo Salvini ha spiegato la sua decisione di staccare la spina al governo con il Movimento 5 Stelle a 24Mattino su Radio 24. “Il governo giallo-verde – ha aggiunto – era un governo fermo sulla riforma fiscale, sulla giustizia, sulle infrastrutture e sull’autonomia”. Ma è davvero così? Secondo un’analisi condotta dall’Istituto Cattaneo, uno dei fattori determinanti che hanno portato Salvini a concludere l’esperienza del governo Conte è stata la attrattività/trasversalità elettorale della Lega.
“La sua posizione dominante nella nuova conformazione dell’elettorato italiano, in grado di estendere i propri consensi non solo verso gli altri partiti di centrodestra, ma anche all’interno del variegato elettorato pentastellato, ha convinto il leader della Lega ad azzardare la strada delle elezioni anticipate, sperando di poter contare sul “voto utile” (strategico) proveniente dalle altre formazioni”.
Sondaggi politici Istituto Cattaneo: lo studio
Per arrivare a questa conclusione, l’Istituto Cattaneo ha incrociato i dati di due domande contenute in un sondaggio internazionale condotto in Italia tra il settembre 2018 e il gennaio 2019. Le domande erano: A quale partito politico si sente più vicino? C’è un altro partito a cui si sente più vicino?.
“Tra gli intervistati che dichiarano di sentirsi più vicini al M5s, più della metà (56,6%) – riporta l’analisi – indica come secondo partito la Lega e solo il 15,6% il Pd. L’esperienza di governo gialloverde sembra, quindi, aver contribuito a coagulare gli elettorati dei due partiti, almeno fino alla caduta dell’esecutivo guidato da Conte. È, in parte, anche da qui che derivano le molte proteste esplose sui social negli ultimi giorni, in particolare tra i simpatizzanti dei cinquestelle. Peraltro, proprio la Lega sembra aver sostituito il M5s come “partito delle seconde preferenze” per molti elettori italiani”.
Sondaggi politici Istituto Cattaneo: la Lega piace anche agli elettori di FI e FDI
Il Carroccio, infatti, risulta essere la seconda opzione anche per gli elettorati di Forza Italia (56,1%) e Fratelli d’Italia (59,4%). Una trasversalità che ha permesso al partito di Salvini di arrivare a toccare quota 34% alle ultime Europee.
Sondaggi politici Istituto Cattaneo: cosa succede ora
Con la crisi agostana innescata dal segretario leghista, tutto è stato rimesso in gioco. Ma è presto per fare previsioni. “È probabile che l’area di sovrapposizione tra l’elettorato del M5s e quello della Lega si sia nel frattempo ridotta, ma – conclude l’istituto Cattaneo – non sappiamo ancora come reagiranno gli ex elettori cinquestelle che hanno sostenuto Lega alle europee di fronte alla rottura del governo innescata da Salvini e all’ipotesi di un esecutivo giallorosso”. Una prima prova la si avrà domani, quando gli iscritti del Blog delle Stelle dovranno votare sì o no al Conte bis in salsa giallorossa.
Sondaggi politici Istituto Cattaneo: nota metodoogica
Sondaggio internazionale condotto in Italia tra il settembre 2018 e il gennaio 2019 (European Values Study), su un campione di 2.277 rispondenti mediante interviste faccia-a-faccia.
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