Sondaggi elettorali Tecnè: governo con il Pd, sì dal 52% degli elettori M5S
Sondaggi elettorali. Dalle 9 alle 18 gli iscritti del Movimento 5 Stelle sono chiamati a dire la loro sull’accordo di governo con il Pd per un Conte bis
Il giorno del giudizio è oggi. Dalle 9 alle 18 gli iscritti del Movimento 5 Stelle sono chiamati a dire la loro sull’accordo di governo con il Pd per un Conte bis. Se dalla votazione, che avverrà sulla piattaforma Rousseau e sarà certificata da un notaio, dovesse arrivare un niet “il presidente del Consiglio dovrà sciogliere la riserva di conseguenza: in modo negativo. Non vedo alternativa” ha affermato in un’intervista a Circo Massimo il capogruppo M5s al Senato Stefano Patuanelli. Sulla stessa linea il capo politico dei Cinque Stelle, Luigi Di Maio: “Tutto dipende dall’esito delle consultazioni di domani su Rousseau”. Nel frattempo sappiamo che che dalla piattaforma Rousseau quasi l’80% dei votanti si è pronunciato a favore di una intesa M5S-Pd.
Sondaggi elettorali Tecnè: maggioranza elettori M5S voterebbe fiducia a governo giallo rosso
Ma gli elettori pentastellati voterebbero la fiducia ad un nuovo governo M5S-PD con ancora Giuseppe Conte come premier? A chiederlo ci ha pensato l’istituto Tecnè in un sondaggio per il talk show politici di Rete4 Quarta Repubblica andato in onda il 2 settembre. Ebbene, a dire sì ad un Conte bis in salsa giallo rossa è il 52% di chi vota Cinque Stelle (contrario il 44%). La percentuale di favorevoli si alza al 66% tra l’elettorato dem. L’esecutivo M5S-Pd viene però bocciato dalla maggioranza degli intervistati (55%). Solo il 30% del campione totale dà il proprio assenso al nuovo governo.
Sondaggi elettorali Tecnè: le intenzioni di voto
Dalle parole di Di Maio e Patuanelli si evince che, se il risultato delle votazioni dovesse essere negativo, l’ipotesi di un governo giallo rosso verrebbe messa in cantina e di conseguenza la strada per il voto anticipato si riaprirebbe subito. Ad oggi, secondo Tecnè, la Lega rimane il primo partito con il 31%, in calo di poco più di tre punti rispetto a quanto ottenuto alle Europee. Il Carroccio paga quindi l’apertura della crisi di governo. A beneficiarne sono Partito Democratico e Movimento 5 Stelle. I primi salgono al 24,6% dal 22,7% delle Europee, i secondi fanno un balzo in avanti di tre punti e tornano sopra il 20% (21,5%). Nel centrodestra Forza Italia vede avvicinarsi Fratelli d’Italia (7,8 contro 7%).
Sondaggi elettorali Tecnè: tutto può cambiare
I valori qui sopra descritti potrebbero però cambiare nel caso l’accordo tra M5S e dem dovesse naufragare.
Nota metodologica
Allegata all’immagine.
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