Aggiornamento ore 19,30 – Tramite il sito ilblogdellestelle.it sono stati resi noti i risultati della votazione sulla piattaforma Rousseau con cui il Movimento 5 Stelle ha consultato i propri iscritti sulla intesa col Pd che porterà alla nascita del Governo Conte Bis.
Il testo pubblicato sul blog: “Alle ore 18 di oggi martedì 3 settembre, si è chiusa la votazione su Rousseau per decidere se il MoVimento 5 Stelle debba far partire un Governo, insieme al Partito Democratico, presieduto da Giuseppe Conte.
Di seguito gli esiti delle votazioni certificati dal Notaio che ha assistito alle procedure di voto e ne ha garantito la regolarità:
SI – 63.146 voti (79,3%)
NO – 16.488 voti (20,7%)”
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Giornata decisiva per la formazione del governo M5S-PD: oggi gli iscritti certificati alla piattaforma Rousseau possono votare per dare l’ok o per rifiutare l’accordo tra Movimento e Partito Democratico. Si è parlato moltissimo di questo voto: una consultazione simile avvenne anche per il primo contratto di governo, siglato tra pentastellati e leghisti. Entro domani, Conte scioglierà la riserva sull’incarico di presidente del Consiglio e, ovviamente, il voto sulla piattaforma Rousseau sarà in tal senso determinante.
A che ora si vota sulla piattaforma Rousseau e formulazione della domanda
Si vota tra le ore 10:00 e le 18:00 del 3 settembre. Il quesito è il seguente:
“Sei d’accordo che il Movimento 5 Stelle faccia partire un governo, insieme al Partito Democratico, presieduto da Giuseppe Conte?”
Le possibili risposte sono “sì” e “no”, senza alcuna terza via (astenuto/non so). I risultati dovrebbero essere diffusi già nel tardo pomeriggio, poco dopo la fine delle votazioni.
L’appello di Conte, Grillo e degli eletti del Movimento per il “Sì”
Una buona parte degli eletti a 5 Stelle – tra cui spiccano Mario Giarrusso e Manlio Di Stefano – si sono pubblicamente esposti per appoggiare il “Sì” all’accordo con il PD. Anche il primo ministro incaricato Giuseppe Conte ha chiesto la fiducia degli elettori pentastellati che voteranno oggi su Rousseau.
Di Maio, invece, ha preferito non schierarsi, chiedendo semplicemente agli iscritti di votare e decidere. Il capo politico del Movimento 5 Stelle è stato criticato, non tanto velatamente, dal garante del partito, Beppe Grillo. Anche nei gruppi parlamentari si è mostrata una certa insofferenza nei confronti dell’ex vicepremier Di Maio.
Per il voto sulla piattaforma Rousseau, c’è chi dice “no”
Della minoranza del Movimento 5 Stelle, c’è anche chi dice no all’accordo. Uno su tutti: Gianluigi Paragone, uno degli uomini di spicco del Movimento, eletto tra le file dei pentastellati per la prima volta proprio nel 2018. Il noto giornalista ed ex conduttore televisivo chiede a gran voce di evitare il PD, considerandola “la scelta peggiore” piuttosto che il “male minore”.
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