Ministri Pd governo Conte bis, ecco i possibili nomi in lizza
Ministri Pd governo Conte bis, ecco i possibili nomi in lizza. Si va da Franceschini a Orlando, fino a Del Rio e Anna Ascani. C’è la sorpresa Gualtieri?
Questo governo s’ha da fare: Nella votazione di ieri sulla piattaforma Rousseau, il 79,3% dei votanti ha dato l’ok all’alleanza M5S-PD. Quasi tutte le principali figure di riferimento del Movimento hanno chiesto di votare “sì” all’accordo, in primis Beppe Grillo e il premier incaricato Giuseppe Conte. Di Maio, invece, non si è esposto, e ha evitato di pronunciarsi anche dopo la fine delle votazioni.
Con la fumata bianca di ieri, Conte è pronto a sciogliere la riserva sull’incarico e a presentarsi al Quirinale per portare la lista della squadra di Ministri. Entriamo, quindi, nel clou dei totoministri. Molti di questi sembrano essere già confermati. Rispetto alla formazione del governo gialloverde, non sembrano esserci particolari problemi (ricordiamo che la trattativa tra M5S e Lega stava per saltare a causa del “no” a Paolo Savona al ministero dell’Economia).
I ministri PD del Conte bis: ai “dem”, l’Economia
Il ministero di maggior peso che avrà il PD dovrebbe essere quello dell’Economia. Fuori Giovanni Tria e dentro, con buona probabilità, il professore di storia Roberto Gualtieri. Già eurodeputato tra le file del Partito Democratico e tra i politici comunitari più influenti degli ultimi tempi, Gualtieri potrebbe essere la vera sorpresa di questa squadra: un nome poco conosciuto ma molto rispettato nei circoli europei.
Anche Dario Franceschini (tra i principali fautori dell’accordo con i pentastellati) dovrebbe avere il suo ministero. L’ex ministro della Cultura potrebbe ottenere a un dicastero cruciale: quello della Difesa. Proprio alla Cultura potrebbe finire Anna Ascani. Si pensa anche al ruolo che potrebbe avere Andrea Orlando, il quale sembrava puntare inizialmente alla vicepresidenza. L’ex ministro della Giustizia non sembra poter fare il bis – almeno in quel dicastero – considerata la conferma quasi sicura del guardasigilli Alfonso Bonafede. Discorso inverso per Toninelli, che sembra destinato a lasciare il Ministero per le Infrastrutture e i Trasporti. Qui si gioca una partita importante, con Patuanelli (M5S) e De Micheli (PD) a contendersi uno dei dicasteri più “pesanti”. La stessa Paola De Micheli potrebbe finire al Ministero dello Sviluppo Economico. Per il MISE, si fa anche il nome di Stefano Buffagni (M5S), per dare continuità alle politiche dei pentastellati. Nell’altro ministero che lascerà Di Maio (Lavoro), si fa il nome di Graziano Del Rio e Teresa Bellanova (entrambi in quota PD).
Ministri PD, M5S e tecnici: il capo della Polizia all’Interno?
Il prossimo inquilino del Viminale potrebbe essere il capo della Polizia, Franco Gabrielli. Un “tecnico” per uno dei quattro ministeri più “pesanti” (che corrispondono a Interno, Esteri, Economia e Difesa). Alla Farnesina, invece potrebbe finire il capo politico del Movimento, Luigi Di Maio. Per cedere due ministeri e la vicepresidenza, il 33enne di Pomigliano d’Arco dovrebbe avere una compensazione con uno dei ministeri con maggior dotazione economica.
Segui Termometro Politico su Google News
Scrivici a redazione@termometropolitico.it