Governo M5S-Pd: Di Maio ministro degli esteri e Lamorgese al’interno?
Governo M5S-Pd: Di Maio ministro degli esteri e Lamorgese al’interno? Il capo politico del M5S va alla Farnesina. Franceschini alla Difesa.
Dopo la fumata bianca dei militanti del M5S, si può dare per chiuso l’accordo di governo. Oggi Giuseppe Conte scioglierà ufficialmente la riserva e presenterà, a Sergio Mattarella, la lista della squadra dei ministri. Il centrosinistra potrebbe avere fino a otto dicasteri: uno di questi andrebbe a Liberi e Uguali, che sembra essere riuscito ad entrare nell’esecutivo proprio nella retta finale delle negoziazioni. Per LeU si parla di Rossella Muroni all’Ambiente, in sostituzione di Costa (M5S).
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Governo M5S-PD, a chi vanno i 4 ministeri principali: Interno, Esteri, Difesa ed Economia
Ci sono molte incognite e poche certezze: Di Maio dovrebbe lasciare il MISE e il ministero del Lavoro per puntare tutto sulla Farnesina. Il capo politico del M5S giungerebbe così al vertice degli Esteri, uno dei quattro principali dicasteri del Paese.
Per il Viminale, si pensa a una figura tecnica. I nomi in lizza sono due: da un lato c’è l’attuale capo della Polizia di Stato Franco Gabrielli. Dall’altro, quello dell’ex prefetto di Milano Luciana Lamorgese. La Lamorgese sembra essere in leggero vantaggio su Gabrielli. Sarebbe la terza donna nella storia Repubblicana ad occupare il vertice del Ministero degli Interni. Per ora, il Viminale sembra essere l’unico ministero chiave affidato a un tecnico.
Governo M5S-PD: Franceschini e Gualtieri in pole per Difesa ed Economia
Per l’Economia, esce Giovanni Tria ed entra, con buona probabilità, l’esperto democratico Roberto Gualtieri. Professore di storia, è tra gli eurodeputati più conosciuti e influenti dell’area socialista. Proprio per i buoni rapporti con gli assetti comunitari, Gualtieri potrebbe essere il contatto privilegiato con gli alti rappresentanti dell’Unione. Il nome di Gualtieri si è fatto vivo nella giornata di ieri, 3 settembre e sembra essere attualmente in pole position.
Infine, alla Difesa, sembra una corsa a due tra Dario Franceschini e Lorenzo Guerini. Franceschini è uno dei principali artefici dell’accordo di governo tra PD e M5S e potrebbe essere “premiato” con un ministero di assoluta importanza. Elisabetta Trenta non ottiene quindi la riconferma e potrebbe far parte della lista dei non confermati ta le fila dei 5 Stelle.
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