Nell’ambito della circolazione stradale, l’eventualità dell’incidente che coinvolge automobilisti con a bordo passeggeri senza cintura, è tutt’altro che rara. Vediamo allora che cosa dice la giurisprudenza e chi paga i danni in queste circostanze.
Passeggero senza cintura: il contesto di riferimento
Secondo quanto previsto dalle norme sulle circolazione stradale, il conducente del veicolo deve sempre chiedere a tutti i passeggeri di allacciare le cinture di sicurezza, prima di mettersi in marcia. Allo stato attuale della legge, le possibili sanzioni per guida con passeggeri senza cintura sono inflitte solo a questi ultimi, se non sono minorenni. In quest’ultimo caso, infatti, è responsabile il conducente e deve pagare la relativa multa. Tuttavia, in caso di incidente stradale, in cui sia stato coinvolto un mezzo con passeggero senza cintura a bordo, la giurisprudenza prevalente della Cassazione ha tratto conclusioni diverse.
Il Codice della Strada, all’art. 172, pone un dato ben chiaro, vale a dire il dovere di allacciare le cinture per tutti coloro che sono su un mezzo in marcia su una qualsiasi strada, senza distinguere tra conducente e passeggeri. Le multe, in quest’ambito, non sono esigue, oscillando tra un minimo di 76 euro ed un massimo di 306 euro, con anche la decurtazione di 5 punti patente.
La giurisprudenza sul caso dell’incidente con passeggero senza cintura
Dicevamo dell’eventualità dell’incidente con passeggero senza cintura a bordo. La giurisprudenza della Cassazione si è pronunciata più volte sul tema, fornendo una interpretazione molto utile del caso concreto. In particolare ha sancito che, avendo il conducente l’obbligo di controllare che il passeggero allacci la cintura, nel caso di incidente stradale, il passeggero può citare in giudizio il conducente e chiedere il risarcimento danni ad esso.
Ciò in quanto la Cassazione sostiene la tesi per cui il guidatore è sempre responsabile del mezzo non soltanto dal lato tecnico, ma anche dal lato della garanzia di sicurezza durante la circolazione. Dovrà quindi accertarsi che non vi sia un passeggero senza cintura, altrimenti corre il rischio di una richiesta di risarcimento danni per incidente. Ma, sempre secondo la Cassazione, dovrà svolgere i controlli soltanto con riferimento ai passeggeri seduti sul sedile anteriore. Ciò poiché non fa parte della diligenza richiesta al guidatore, il controllo costante dei passeggeri seduti sui sedili posteriori, che infatti comporterebbe di dover distogliere lo sguardo dalla strada per girarsi di 180 gradi.
Pertanto, in caso di incidente stradale, il passeggero senza cintura risponde con concorso di colpa, in modo parziale (l’altra parte di colpa sarà del conducente che non ha controllato), per aver commesso un’infrazione al Codice della Strada. Tuttavia, questa responsabilità del guidatore scatta soltanto se, per l’incidente, è lesionato chi sta seduto davanti: per chi è dietro, la legge non impone controllo costante da parte del conducente. Quindi chi sta seduto dietro e si fa male per un incidente non può citare per danni chi guida e non ha controllato.
Profili risarcitori
Sul piano concreto del risarcimento danni al passeggero senza cintura, questi ultimi sono coperti dalla polizza rc-auto del proprietario del veicolo. Ne consegue che il danneggiato dovrà fare riferimento all’assicurazione del proprietario del veicolo per ricevere il risarcimento, anche nel caso in cui la responsabilità per l’incidente è dell’altro automobilista coinvolto.
Tuttavia, se questa è la responsabilità civile, c’è anche quella penale, su cui non c’è tutela assicurativa. Pertanto in caso di lesioni gravi per il passeggero senza cintura seduto davanti, il conducente subirà una sentenza penale di condanna per non essersi comportato come diligenza imponeva.
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