Il nuovo governo Conte (Conte-bis o Conte II) è iniziato oggi, giovedì 5 settembre 2019, con il giuramento al Quirinale davanti al Presidente della Repubblica Mattarella. Al posto della Lega c’è il Partito Democratico, ma ai Ministeri c’è stato un giro di nomi, una conferma (Sergio Costa all’Ambiente) e un ritorno, quello di Dario Franceschini al Ministero dei Beni Culturali dopo le esperienze precedenti sotto i governi Renzi e Gentiloni. Ma quanto guadagna un ministro del governo Conte bis? Come abbiamo specificato in apposite tabelle in questo articolo, ci sono ministri con e senza portafoglio: quali sono le differenze? Sono anche di carattere retributivo.
Ministro con o senza portafoglio: le differenze
Ci sono delle importanti differenze tra ministro con portafoglio e ministro senza portafoglio. Questi ultimi sono comuni nei governi di coalizione o in quelle eventualità in cui si vuole conferire una personalità politica di rilievo. In sintesi, tuttavia, il ministro con portafoglio ha piena autonomia riguardante le decisioni sulla spesa e può quindi decidere autonomamente sulla gestione dei fondi destinati al proprio ministero. Ovviamente il ministro senza portafoglio non ha questa autonomia decisionale: pertanto, ogni scelta sull’investimento della spesa, dovrà essere approvata dal Consiglio dei Ministri, al quale dovrà presentare un progetto per accedere ai fondi statali e per impiegarli come crede. Non vi sono invece grandi differenze per lo stipendio percepito.
Quanto guadagna un ministro?
Nel 2018, con la pubblicazione delle dichiarazioni dei redditi 2017, si venne a sapere quanto guadagnava un ministro del governo Conte I. Sul gradino più alto del podio c’era il Ministro della Funzione Pubblica Giulia Bongiorno, con circa 4 milioni di euro, a cui si aggiungevano anche diverse proprietà e pacchetti azionari. Il premier Giuseppe Conte era solo al secondo posto, con un imponibile ammontante a poco più di 370 mila euro (ma per l’incarico di presidente del Consiglio lo stipendio sarebbe stato di 114.796 euro lordi). A seguire trovavamo il sottosegretario per gli Affari Ue Luciano Barra Caracciolo (quasi 180 mila euro), mentre il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti dichiarava 123.635 euro. Si parla, però, di dichiarazioni dei redditi 2017 e quindi non solo dello stipendio percepito come ministro.
Gli attuali ministri parlamentari guadagnano in media 14.300 euro al mese. Più basso lo stipendio percepito dai ministri non parlamentari, cosiddetti “tecnici”: nell’attuale squadra di governo troviamo solo Luciana Lamorgese agli Interni e Sergio Costa all’Ambiente. Poi ci sono altri ministri che non sono parlamentari e che sono senza principalmente senza portafoglio (Pisano all’Innovazione, Amendola agli Affari Europei, Bonetti alla Famiglia e Provenzano al Sud); la retribuzione lorda percepita è di 9.203,54 euro mensili, con un netto che ammonta a circa 4.500 euro al mese.
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