Poste Italiane: niente aumento costo notifica multe di atti giudiziari
Con un apposito comunicato stampa Poste Italiane informa di non aver aumentato il costo della notifica di multe e atti giudiziari. Il testo.
Poste Italiane risponde all’AgCom che aveva accusato il Gruppo di aver applicato rincari del 40% a partire dal 10 giugno 2019 sui servizi di notificazione. Ma con un apposito comunicato stampa Poste Italiane afferma il contrario: di seguito il testo della nota di chiarimento.
Poste Italiane: “Nessun aumento del costo di notifica di multe e atti giudiziari”
Nessun aumento dei prezzi per i servizi di notifica di atti giudiziari e multe: questo il titolo oggetto del recente comunicato stampa (4 settembre 2019) redatto da Poste Italiane in risposta alle accuse di AgCom sul rincaro delle relative tariffe.
“Poste Italiane opera legittimamente sul mercato delle notificazioni a mezzo posta degli atti giudiziari e delle multe stradali in quanto, in qualità di fornitore del servizio universale, possiede tutti i requisiti in grado di soddisfare le necessarie esigenze di ordine pubblico e sicurezza”, si legge nel comunicato. Pertanto l’azienda precisa fermamente che “non c’è stato alcun aumento delle tariffe per i servizi di notificazione a mezzo posta”. E relativamente alla segnalazione dell’Antitrust sul processo di liberalizzazione dei servizi di notificazione a mezzo posta di atti giudiziari e multe, “Poste Italiane sottolinea che è concessionaria per legge del Servizio Postale Universale […] e che, fino all’approvazione della legge annuale sulla concorrenza, i servizi oggetto della segnalazione erano riservati, ovvero garantiti esclusivamente da Poste Italiane”. Una volta abrogata la riserva a favore di Poste, le notificazioni possono essere trasmesse anche da altri operatori, pur restando nell’ambito del Servizio Universale. In conseguenza di ciò “Poste Italiane è titolata e obbligata a proseguire l’attività senza necessità di conseguire una licenza speciale”, cosa necessaria invece per i nuovi operatori alternativi.
L’azienda cita anche una differente interpretazione del regolamento secondo la quale Poste, che è titolare degli obblighi del Servizio Universale, “avrebbe dovuto sospendere l’attività di notifica nelle more della definizione del quadro regolamentare di riferimento”; ma la conseguenza di ciò avrebbe avuto importanti ripercussioni sul funzionamento del sistema giudiziario italiano.
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Poste Italiane: le variazioni intervenute, ecco quali sono
Concludendo il Gruppo “ribadisce che non vi è stato alcun aumento delle tariffe dei servizi di notificazioni a mezzo posta, circostanza confermata dalla Delibera AgCom 307/19/CONS di luglio 2019”. Dallo scorso giugno sono intervenute soltanto variazioni “esclusivamente per le modalità di addebito delle cosiddette comunicazioni connesse (CAN e CAD) che riguardano solo i grandi clienti che hanno con Poste specifici contratti di fornitura e non per i cittadini, né per coloro che effettuano notifiche attraverso gli sportelli degli Uffici Postali”. Per queste comunicazioni la nuova modalità di pagamento varia le tariffe da 5,40 euro e 6,50 euro a un unico importo minore e forfettario di 2,70 euro. Modifica necessaria dopo le disposizioni contenute nella Legge di Bilancio 2018.
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