Robert Mugabe è morto: chi era il dittatore dello Zimbabwe
È morto Robert Mugabe, ex presidente dello Zimbabwe, aveva 95 anni: è stato in carica per 37 anni, prima essere di essere deposto da un golpe nel 2017
È morto Robert Mugabe, ex presidente dello Zimbabwe, aveva 95 anni: è stato in carica per 37 anni, nel corso dei quali ha messo in piedi un duro regime dittatoriale, prima di essere deposto nel corso di un colpo di stato condotto dall’esercito nel 2017.
Robert Mugabe: le origini e la carriera
Mugabe, figlio di un falegname e di un’insegnante di catechismo, è nato nel 1924 ad Harare, oggi capitale dello Zimbabwe ma all’epoca si chiamava Salisbury e faveva parte delle colonie britanniche africane, solo alcuni decenni dopo sarebbe diventata capitale della Rhodesia Meridionale. Dopo aver studiato scienze politiche in Sudafrica grazie a una borsa di studio e insegnato in Ghana oltre che in Rhodesia, aderì alle idee marxiste e iniziò una lunga militanza politica; fece parte del Partito Nazionaldemocratico del suo paese che poi prese il nome di Unione Nazionale Africana di Zimbabwe (ZAPU), da quest’ultima uscì nei primi anni 60 per aderire alla ZANU (Unione Nazionale Africana di Zimbabwe) di cui scalò le gerarchie fino a diventare segretario.
Nel 1964 venne arrestato perché a favore della lotta armata per l’indipendenza del paese: condannato a 10 anni di carcere, liberato si rifugiò in Mozambico. Nel 1976 prese il comando dell’organizzazione paramilitare dello ZANU che, nello stesso anno, si unì allo ZAPU per formare il Patriotic Front. Solo nel 1979 la lotta armata portata avanti dal Patriotic Front riuscì a portare i vertici della Rhodesia al tavolo dei negoziati: un anno dopo, la Rhodesia diventò indipendente, prese la denominazione di Zimbabwe e Mugabe venne nominato primo ministro poi nel 1987 diventò presidente dopo aver abolito la carica di primo ministro.
Paladino dell’indipendenza e dittatore
Nel corso dei primi di anni di governo e di indipendenza, lo Zimbabwe visse una stagione tutto sommato felice: il regime di apartheid, molto simile a quello sudafricano, venne smantellato e la popolazione nera cominciò ad accedere all’istruzione, alla sanità e a tutti gli agli altri servizi che fino a quel momento gli erano stati negati, diametralmente, la minoranza bianca che per decenni, aveva tenuto saldamente il potere nelle proprie mani, riuscì a mantenere le sue proprietà.
Insomma, vennero gettate le basi per una convivenza pacifica dopo anni di violente contrapposizioni: per questo motivo a lungo la figura di Mugabe venne associata a quella di Nelson Mandela. Tuttavia, col passare del tempo, la situazione cambiò radicalmente: Mugabe instaurò un regime dittatoriale corrotto e violento contro gli oppositori, compiendo diversi massacri, e la minoranza bianca, a cui vennero anche espropriate le terre nei primi anni 2000, che ha di fatto annullato la vita democratica del paese – contraddistinta da elezioni farsa – e affossato l’economia nazionale.
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