Pensioni ultima ora: Quota 100 Salvini “non tornerà mai più la Fornero”
Pensioni ultima ora, il segretario della Lega Matteo Salvini dopo la nascita del governo giallo-rosso promette battaglia: mai più legge Fornero.
Pensioni ultima ora – Matteo Salvini ed Elsa Fornero sono due nomi molto frequenti nel dibattito previdenziale del nostro Paese. Il segretario della Lega ha fatto della battaglia contro la riforma pensionistica approvata dall’allora governo Monti – di cui Fornero era ministro del Lavoro – un caposaldo della sua attività politica.
Pensioni ultima ora, dopo Quota 100?
Una volta approdato al governo, nel primo governo Conte nato dalla intesa tra Movimento 5 Stelle e Lega, il leader leghista si è fatto promotore di Quota 100: una misura di pensione anticipata che ha dato la possibilità ad alcuni lavoratori di andare in pensione prima del termine previsto dalla riforma ribattezzata appunto Fornero. I requisiti di Quota 100 attualmente in vigore per il triennio 2019-2021 sono due: 62 anni di età e 38 anni di contributi versati.
Pensioni ultima ora, Salvini contro il governo Conte bis
A fronte della mutata situazione politica e vista la nascita del governo Conte bis, questa volta col sostegno di Movimento 5 Stelle più Pd e Liberi e Uguali, Salvini torna alla carica. Con la promessa di fare le barricate per evitare un ritorno ai vincoli della riforma c.d. Fornero. In generale l’ex ministro e vicepremier ha avuto parole dure nei riguardi della formazione del governo giallo-rosso. In uno dei suoi ultimi interventi pubblici Salvini ha, in particolare, ha criticato l’ingresso nell’esecutivo del neo-ministro dell’agricoltura Teresa Bellanova: “Signor Conte, a chi la vuoi dare a bere? Bellanova all’Agricoltura: “È stata relatrice della Fornero”.
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La promessa di Salvini
Pensioni ultima ora – Ecco la promessa dell’ex ministro dell’Interno: “In Parlamento non passerà mai una nuova legge Fornero, come si sta ventilando, vi dò la mia parola”.
In più la stessa Quota 100 potrà diventare oggetto di contesa. Da più parti si parla infatti di una riduzione della sua durata, da tre a due anni, o della possibilità di modifiche sostanziali. La delegazione della Lega in occasione delle ultime consultazioni col premier Conte, prima della nascita del Conte bis, ha chiesto conto al presidente del consiglio del futuro di Quota 100. Secondo quanto riferito da Bergonzoni e Durigon presenti per conto della Lega, non avrebbero ricevuto da Conte alcun tipo di certezza sul prosieguo di Quota 100. Un elemento che preoccupa gli esponenti della forza politica oggi all’opposizione e su cui, c’è da scommetterci, nelle prossime settimane continueranno a tenere alta l’attenzione.
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