Crisi di governo: Giorgetti “Salvini unico a voler andare avanti”
Crisi di governo: Giorgetti “Salvini unico a voler andare avanti mentre tutti noi gli dicevamo di rompere. Salvini è stato leale con Di Maio fino alla fine”
Con il voto di fiducia a palazzo Madama, a meno di clamorosi ribaltoni dell’ultima ora, si potrà considerare definitivamente chiusa la crisi di governo. La maggioranza è cambiata nel giro di appena un mese, con la crisi innescata l’8 agosto da Matteo Salvini e confermata il 20 dello stesso mese, con le dimissioni rassegnate dal premier Conte. Dal giorno dopo, dal primo giro di consultazioni, si è aperto in maniera concreta lo scenario di una maggioranza alternativa guidata dalle delegazioni parlamentari di M5S, PD e LeU.
Lo spauracchio delle elezioni anticipate è stato così allontanato, così come la possibilità di arrivare alla conformazione di un governo a ridosso delle scadenze decisive (in primis, quella sulla legge di bilancio). Grazie alla mediazione di alcuni importanti esponenti delle due parti principali (da Beppe Grillo e Conte nel M5S, a Prodi e Franceschini nel PD), si è raggiunto un accordo nel giro di poco più di una settimana.
Giorgetti difende Salvini nel ruolo in crisi di governo: “leale con Di Maio fino alla fine”
Questo cambio di maggioranza è stato definito come un ribaltone pianificato da tempo. Questo è ciò che ha affermato Salvini in più di una occasione, assicurando che la ragione di tutti i “no” del Movimento fossero legati proprio alla volontà dei pentastellati di cambiare partner di governo. Il numero due della Lega, Giancarlo Giorgetti, ha difeso fortemente il leader del suo partito. Giorgetti ha assicurato che “Matteo (Salvini) era l’unico che voleva andare avanti, mentre tutti noi gli dicevamo di rompere.” Secondo l’ex capogruppo della Lega alla Camera, “Salvini è stato leale con Di Maio fino alla fine, sono i fatti che lo dicono.”
L’intervento di Molinari (Lega) alla Camera contro Conte e il M5S
Nella prima giornata della fiducia al governo sono state lanciate accuse molto forti dai banchi dell’opposizione nei confronti di M5S e del premier Giuseppe Conte. Il più duro e incisivo è stato probabilmente Riccardo Molinari, capogruppo della Lega alla Camera. Per Molinari, Conte e il M5S “ci hanno detto balle per 14 mesi” e si chiede se il Movimento è davvero ancora quello dei vaffaday e antisistema, piuttosto che “il garante del sistema”.
Segui Termometro Politico su Google News
Scrivici a redazione@termometropolitico.it