Pensioni ultime notizie: Fornero “Quota 100 negativa, ma non si cancella”
Sulle pensioni ultime notizie riportano le dichiarazioni di Elsa Fornero su Quota 100 che, seppur negativa, non si potrà cancellare.
Sul tema pensioni ultime notizie riguardano le recenti affermazioni dell’ex ministro del Lavoro del governo Monti Elsa Fornero su Quota 100 e in particolare sulla sua permanenza anche nel prossimo anno, nonostante il parere negativo sulla misura. Pur con tutti i suoi problemi, insomma, Quota 100 non si potrà cancellare: come misura sperimentale potrebbe dunque arrivare a scadenza naturale (31 dicembre 2021), anche se non è escluso qualche ritocco.
Pensioni ultime notizie: cos’ha detto Elsa Fornero su Quota 100
“Non ho nessuna responsabilità con le politiche di questo governo”, afferma Elsa Fornero, che ammette di essere stata interpellata da alcuni sui temi previdenziali del futuro, e quindi presumibilmente anche sulla permanenza di Quota 100 o su un eventuale ritorno della Legge del 2011. “Per quanto io consideri Quota 100 una scelta negativa per il paese – è chiaro che per le singole persone è un dato positivo, ma se si spiega il contesto probabilmente capirebbero anche le ragioni dell’aumento dell’età di pensionamento – oggi non si può tornare su di essa cancellandola”.
Elsa Fornero: “Ripensare la politica dell’invecchiamento”
Al massimo è possibile “introdurre qualche correttivo allo scopo di limitare la spesa, perché questa è una scelta che costa cara al Paese e che forse non era prioritaria rispetto alle tante domande inevase”. L’esempio è quello della tutela delle donne lavoratrici, così come gli interventi in favore dei caregiver. “Il problema esiste, e forse bisogna ripensare la politica dell’invecchiamento, considerando non solo il diritto alla pensione, ma anche il diritto alle cure”.
Pensioni ultime notizie: Quota 100, quali correttivi?
Si parla spesso di correttivi da integrare in Quota 100, ma di cosa si sta parlando esattamente? Le strade al momento sembrano essere due: mantenere Quota 100 solamente per il prossimo anno, anticipando la scadenza al 31 dicembre 2020, oppure aumentare uno dei due requisiti (quello contributivo) di 1 anno, strada però difficile da percorrere perché rischia di mettere fuori molti lavoratori che attendevano il terzo anno di sperimentazione di Quota 100 per raggiungere l’età prevista dall’uscita con Quota 100. Ma il rischio, secondo la Ragioneria generale dello Stato, sta proprio nei costi di Quota 100, le cui stime si aggirano attorno ai 63 miliardi di euro per i prossimi 18 anni. “Il complesso delle misure del decreto 4/2019 produce nel periodo 2019-2036 ulteriori maggiori oneri pari in media a 0,2 punti di Pil l’anno”.
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