Festival dell’Aquila 2019: Saviano escluso da organizzatori. Le polemiche
Festival dell’Aquila 2019: Saviano escluso dagli organizzatori. Le polemiche e le ragioni dell’una e dell’altra parte. Confronto a breve?
Nel decennale del terremoto che sconvolse L’Aquila, si è sollevato un vespaio di polemiche su uno dei festival più attesi dell’anno, finanziato dal Mibac con circa 700.000 euro. La gestione dell’evento è affidata alla Sinfonica abruzzese. La direttrice artistica Silvia Barbagallo – principale responsabile dell’organizzazione del festival degli Incontri – ha però avuto uno scontro frontale con il sindaco dell’Aquila ed esponente di FDI, Pierluigi Biondi. Il motivo della polemica è riassunto nelle parole scritte da Barbagallo sui social, alle quali è seguita la replica del sindaco.
Festival dell’Aquila 2019, la direttrice artistica contro il sindaco: “mette bocca dove non dovrebbe”
“A poche settimane dall’inaugurazione, il sindaco de L’Aquila, Pierluigi Biondi, si fa vivo manifestando l’intenzione di voler condizionare il supporto operativo del Comune proponendo l’esclusione di alcuni ospiti a lui sgraditi, tra questi Roberto Saviano e Zerocalcare, chiedendomi un bilanciamento politico del programma, con nomi a lui graditi, esercitando così di fatto una censura politica sugli indirizzi culturali. È il segno di una visione autoritaria del rapporto tra la politica e la cultura, un’invasione di campo della politica che mette bocca dove non dovrebbe, la scelta degli ospiti e dei contenuti, per una manifestazione interamente finanziata dal ministero dei Beni culturali.”
Biondi risponde all’accusa di Barbagallo sull’organizzazione del festival dell’Aquila 2019
La risposta piccata di Biondi non è tardata ad arrivare. In primo luogo, il sindaco aquilano ha affermato che per quanto il finanziamento del progetto provenga dal Mibac, la gestione dei fondi è affidata al Comune. È poi l’Ente a riaffidarli all’Istituzione Sinfonica Abruzzese e pertanto, secondo Biondi, “c’è bisogno di concertare il programma”. Biondi chiede “un calendario plurale e inclusivo”; piuttosto che la censura di Saviano o Zerocalcare, il sindaco chiede l’inclusione di altre campane. Biondi chiede alla Barbagallo che “si confronti: se vuole che il Comune eroghi i fondi, mi venga a trovare.”
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