Educazione civica a scuola rimandata, il parere del Consiglio superiore
Educazione civica a scuola rimandata di 1 anno, il parere negativo del Consiglio Superiore della Pubblica Amministrazione e l’intervento del ministro.
Educazione civica a scuola rinviata di un anno, la proposta approvata dal Parlamento che sarebbe dovuta entrare nel vivo già nell’anno scolastico che si appresta a partire nella seconda decade di settembre 2019, per ragioni legate ai tempi di attuazione, slitterà all’anno scolastico 2019-2020.
Il ministro uscente Marco Bussetti per recuperare un ritardo dovuto ai tempi di pubblicazione ed entrata in vigore della legge, pochi giorni fa, ha emanato un decreto per far partire la sperimentazione subito. Ma alla luce degli ultimi sviluppi di cui stiamo per darvi conto l’introduzione sarà rinviata.
Educazione civica a scuola, i contenuti del parere del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione
Sulla questione è arrivato il parere negativo obbligatorio seppur non vincolante del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione.
“È evidente – secondo quanto scritto dal Consiglio Superiore – che si tratta di un provvedimento che risponde ad una esigenza molto sentita nella opinione pubblica, anche se la legge, nell’intento di seguire queste attese, presenta non poche difficoltà tecniche di applicazione. Questa sperimentazione, sia pure ad adesione volontaria non è praticabile (con riferimento all’anno scolastico 2019-2020) in quanto comporta una serie di adempimenti sul piano organizzativo e didattico di difficile attuazione e tale da compromettere la qualità e il significato della sperimentazione stessa”.
Educazione civica a scuola, le criticità sui tempi
Con l’introduzione dell’insegnamento – è scritto nel parere del Consiglio Superiore – della materia “risulterebbe sicuramente sconvolto il curricolo e il piano di attività, già predisposto per l’anno scolastico 2019/20. È necessaria poi una riflessione aggiuntiva sulla compatibilità temporale fra la permanenza della legge che ha introdotto ‘Cittadinanza e Costituzione’ e l’introduzione della sperimentazione”.
Intervento del ministro Fioramonti
Sul punto è intervenuto il neo-ministro Lorenzo Fioramonti. Ecco le sue parole: “Abbiamo appreso del parere negativo del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione relativo alla sperimentazione sull’insegnamento dell’Educazione civica – ha dichiarato il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Lorenzo Fioramonti. Sentirò a breve associazioni di dirigenti, docenti e studenti per discutere con loro della possibilità di avviare una seria programmazione a partire da gennaio 2020 (con tanto di fondi aggiuntivi in Legge di Bilancio), per fare quello che il precedente Ministro non aveva fatto, cioè preparare in modo efficace le scuole nell’ottica dell’introduzione dell’Educazione civica nel settembre 2020, come previsto dalla legge”.
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