Governo ultime notizie: Conte “irritato dallo strappo di Renzi” per i tempi
Governo ultime notizie: Conte “irritato dallo strappo di Renzi” per i tempi. Fonti da palazzo Chigi fanno sapere della perplessità del premier.
Non c’è stato nemmeno il tempo di chiudere l’ultima partita per la formazione di questo esecutivo (con la nomina di viceministri e sottosegretari), che già si è aperto un possibile fronte di crisi. La scissione confermata da Matteo Renzi proprio nel giorno del giuramento ha fatto storcere il naso un po’ a tutti i rappresentanti delle forze che sostengono questo esecutivo. Ovviamente, anche il primo ministro Giuseppe Conte ha accolto con stupore questa scissione: non tanto per la sostanza (Renzi dovrebbe portare con sé l’ala più liberista del Partito Democratico), quanto per la tempistica. Conte non entra nel merito della scissione ma, secondo fonti di palazzo Chigi, il premier avrebbe manifestato più di una perplessità. È evidente il ricordo delle parole di Renzi rivolte all’allora primo ministro: “Enrico stai sereno”. In questo caso, l’ex segretario del Partito Democratico e fondatore del nuovo partito Italia Viva ha detto a Conte di “non avere ansie”.
Governo, ultime notizie: un nuovo attore per la coalizione
Conte non aveva considerato l’irruzione sulla scena di un nuovo partito, in quanto Renzi non aveva manifestato l’intenzione di separarsi dal Partito Democratico. Per quanto, questo sì, fosse un’ipotesi già paventata: si parlava, appunto, di un Renzi favorevole a una maggioranza alternativa per tagliare Salvini fuori dai giochi e avere il tempo necessario per creare la sua formazione politica, da presentare alla Leopolda. In caso di elezioni anticipate, Zingaretti avrebbe potuto far fuori la corrente renziana da Montecitorio e palazzo Madama. Una mossa che avrebbe colto l’ex premier alla sprovvista o, quantomeno, senza il tempo necessario per riorganizzarsi.
In ogni caso, Renzi sembra aver conseguito il suo obiettivo: disinnescare le elezioni anticipate, ottenere rappresentanza nel nuovo esecutivo (con Teresa Bellanova a capo della delegazione) e avere il tempo necessario per preparare la scissione dal Partito Democratico.
Ora, Conte dovrà tenere a mente il cambio di scenario, di un esecutivo ancor più frammentato e di una maggioranza sicuramente più fragile.
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