Inaugurata a inizio Settembre, a Milano, “Scuola Futuro Lavoro”: si tratta della prima scuola italiana dedicata specificatamente a ragazzi con sindrome di Asperger. Presenti Massimo Montini, presidente dell’associazione “Un futuro per l’Asperger” e Giuseppe Sala, sindaco di Milano. I corsi avranno inizio ai primi di Ottobre.
Sindrome di Asperger: le caratteristiche
La sindrome di Asperger è stata ufficialmente riconosciuta nel 1994, quando è stata inserita nel quarto Manuale Diagnostico dei Disturbi Mentali (DSM-IV, 1994) tra i disturbi pervasivi dello sviluppo. Con la quinta edizione del Manuale, pubblicata in America nel 2013 e in Italia nel 2014, viene eliminata la distinzione tra autismo e sindrome di Asperger, includendo quest’ultima tra i “disturbi dello spettro autistico”.
Le caratteristiche di questo disturbo corrispondono ad alterazioni significative in diverse aree di funzionamento; tuttavia, gran parte delle persone con sindrome di Asperger ha un quoziente intellettivo uguale, e molto spesso superiore, a quello delle persone neurotipiche.
Le alterazioni manifestate riguardano principalmente l’interazione sociale attraverso il linguaggio verbale e non verbale e, in modalità variabili, anche i movimenti e le percezioni sensoriali. Nell’ambito della comunicazione interpersonale, è difficile per queste persone interpretare un discorso in un senso diverso da quello letterale e mettersi nell’ottica dell’interlocutore, per cui le interazioni con l’altro possono risultare penalizzate da una mancanza di reciprocità dialogica ed empatica, che si esprime anche attraverso una forma di movimento corporeo stereotipato e ripetitivo.
I comportamenti ripetitivi e stereotipati, gli interessi e le attività limitati, nonché l’inflessibilità della routine e le difficoltà nei cambiamenti e di adattamento in diversi contesti, portano questi ragazzi al rischio di isolamento sociale. Tuttavia, le capacità attentive e di concentrazione sono di gran lunga più elevate: questo consente alla maggioranza di loro, considerando sempre un margine di variabilità soggettiva, di portare a termine i compiti in modalità funzionali e, spesso, con risultati brillanti. Per questi motivi, la sindrome di Asperger è definita anche come una forma di “autismo ad alto funzionamento” .
Una scuola pensata ad hoc
“Scuola Futuro Lavoro nasce dall’esigenza di colmare un vuoto che, dopo la scuola secondaria, si crea per questi ragazzi. Molti non sono in grado di affrontare un percorso universitario o non sono ancora pronti per il mondo del lavoro e questo piano formativo può rappresentare un traghetto alternativo sul futuro”
Così Massimo Montini, imprenditore e finanziatore del progetto, nonché padre di un ragazzo con sindrome Asperger, presenta il progetto di formazione mirato. I corsi di specializzazione, accessibili per tutti i ragazzi in possesso di diploma, sono finalizzati all’acquisizione di conoscenze spendibili nelle professioni del settore tecnologico 4.0, tra le più richieste nel mondo del lavoro: si articolano in moduli di 400-500 ore, che includono 2 corsi base (graphic design e informatica per l’industria 4.0) e 4 corsi specialistici (videomaking, web design, game design, digital fabrication): ai livelli più avanzati è possibile accedere dopo la frequentazione di uno dei due corsi di base oppure previa verifica di conoscenze equivalenti.
Il supporto didattico, condotto da docenti altamente specializzati, si articolerà anche su un livello di gestione personale delle caratteristiche della sindrome nell’ambiente di lavoro: i ragazzi verranno guidati anche nella preparazione dei colloqui di selezione, in cui l‘aspetto problematico della comunicazione, non legato a ritardi nello sviluppo linguistico nè a una mancanza di competenze, potrebbe comportare una penalizzazione.
Infine, la struttura dell’edificio è pensata per ridurre al minimo le sollecitazioni esterne e il carico sensoriale cui questi ragazzi sono particolarmente esposti: le pareti delle aule sono insonorizzate e sono previsti ambienti di decompressione che i ragazzi potranno utilizzare tra una lezione e l’altra.
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