Multe salate per un sacchetto dei rifiuti errato: buste trasparenti per lasciar intravedere il contenuto, altrimenti si corre il rischio di incappare in sanzioni. In diverse città italiane qualcosa si sta muovendo sui controlli relativi ai rifiuti. Lo racconta Cristina Buonvino in un servizio andato in onda alla trasmissione DiMartedì su La7. Ecco come funziona il nuovo meccanismo.
Multa sacchetto rifiuti errato: niente più sacchi neri
Bisogna usare dei sacchetti trasparenti per buttare la spazzatura. E i classici sacchi neri? Sembra che non si possano usare più, visto che in molte città vige l’obbligo di utilizzare sacchetti trasparenti, che quindi lasciano intravedere il contenuto agli addetti ai lavori che verificano se la carta è stata buttata nel contenitore della carta e parimenti se il vetro è stato conferito nel contenitore del vetro e così via. “Le multe sono altissime”, spiega la giornalista. E sono in vigore anche in città come Roma, che convive da un po’ con il problema dei rifiuti per strada, che però si è adeguata per ultima con un’apposita ordinanza.
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Multa sacchetto rifiuti errato: l’importo della sanzione
A Roma agenti in borghese hanno fatto molte multe di differente importo: da 25 a 500 euro. Questa, infatti, è la sanzione pecuniaria prevista. E così nei cassonetti dei rifiuti è facile trovare sacchetti di diverso colore: dall’azzurro al rosa, dal bianco al nero che peraltro non è neppure trasparente.
I problemi
Tuttavia c’è anche da dire che il sacchetto rifiuti trasparente non si trova così facilmente e anche per questo motivo i romani sono costretti a utilizzare sacchetti rifiuti di tipo differente. Recandosi in diversi supermercati si trovano sacchetti di tutti i tipi, da quelli colorati a quelli profumati, passando per quelli neri che non lasciano trasparire il contenuto. Infine c’è anche il problema dei sacchetti vecchi: alcuni fornitori affermano di avere i magazzini pieni e di non sapere che farne.
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