A partire dal prossimo anno, le tasse Tasi-Imu, in questo momento distinte, saranno unificate. La conferma arriva direttamente dagli esponenti del governo giallorosso, che – in questo caso – riprendono in considerazione e concretizzano una proposta della Lega, risalente al precedente governo. Vediamo allora più nel dettaglio di che si tratta.
Tasi-Imu: contesto di riferimento e prossimi sviluppi
Insomma, il governo è seriamente intenzionato a fare della Tasi (imposta municipale sugli immobili) – Imu (tassa sui servizi indivisibili) una sola tassa, al fine di evitare duplicazioni a carico sia delle amministrazioni che dei cittadini. In verità, si tratterà di nuova Imu, in quanto questa tassa assorbirà di fatto la Tasi.
I vantaggi, almeno secondo le intenzioni del governo, saranno la semplificazione degli adempimenti e la certezza di non dover pagare nulla di più, a seguito della riforma in oggetto. Dal punto di vista pratico, si tratta di un’operazione non complicata, in quanto Tasi-Imu condividono la stessa base imponibile e gli stessi presupposti. Inoltre, la proposta di legge recuperata manterrebbe le stesse aliquote: ciò a garanzia del fatto che la tassazione non aumenterà.
Come accennato, l’idea originaria è stata della Lega, il cui progetto di legge era approdato qualche mese fa, con ddl, al Ministero Economia e Finanze. Nonostante idee politiche sostanzialmente opposte, ora il PD è intenzionato a dare nuova spinta al progetto in esame ed è in cerca di coperture a livello finanziario.
Secondo la volontà del viceministro dell’Economia nel Governo Conte 2, Antonio Misiani, questa nuova tassa unificata Tasi-Imu dovrebbe rientrare immediatamente nella manovra economica, ovvero nel pacchetto fiscale da approvare entro ottobre. I tempi ristretti non dovrebbero rappresentare un problema, dato che – di fatto – la proposta di legge è già pronta.
Anzi, il viceministro ha recentemente affermato che la proposta della Lega è di “assoluto buonsenso“, ed anche il M5s ha espresso parere favorevole, attraverso l’approvazione del progetto da parte della presidente della commissione Finanze della Camera, Carla Ruocco. Le parole di Misiani, d’altra parte, sono assai chiarificatrici: “Noi in questi anni abbiamo avuto una moltiplicazione a dismisura di aliquote, esenzioni e trattamenti di favore, con la Tasi che ha raggiunto livelli di complicazione paradossale, ai limiti dell’assurdità“. Insomma, pare proprio che la fusione di Tasi-Imu sia una questione di settimane.
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