Dopo la fine della crisi di governo e la nascita del nuovo esecutivo (ultimata con le nomine di viceministri e sottosegretari) si può tornare a parlare di programmi e, ovviamente, di disegni di legge. Ne sono rimasti un bel po’ in sospeso, “vagando” nelle Commissioni parlamentari di competenza: è lì dove si gestano realmente i ddl e dove si trovano le principali resistenze.
Governo M5S-PD: tra i ddl in sospeso, priorità a salario minimo e taglio parlamentari
Sono due i temi cari al Movimento che vengono posti come prioritari. Il primo riguarda l’introduzione del salario minimo. I tempi di gestazione sono abbastanza lunghi ma sembra che si possa fattibile un accordo sul punto con il PD. Il nodo gordiano risiede nel ruolo svolto dai contratti collettivi nazionali del lavoro (CCNL).
La seconda proposta chiave del M5S e considerata urgente è il taglio dei parlamentari. Quest’ultima sembra ormai in dirittura d’arrivo: manca l’ultimo ok dalla Camera. Di Maio è stato chiaro: non si può aspettare ulteriormente. Il leader dei 5 Stelle vuole la calendarizzazione per il mese di ottobre 2019: dovrebbe accadere. In seguito, si metterà sul tavolo una proposta di legge elettorale con effetti prevalentemente proporzionali.
Governo M5S-PD: stop al ddl su affido condiviso. Probabile frenata per chiusure domenicali
Il ddl a prima firma Pillon sull’affido condiviso era uno dei cavalli di battaglia della Lega. Con il cambio della maggioranza, la proposta di Pillon sembra essere destinata a perire. Stessa sorte per il ddl sulle chiusure domenicali, fortemente voluto da Di Maio ma che non trova un riscontro positivo ed è, di fatti, bloccato nella commissione Attività produttive.
I ddl in bilico del governo M5S-PD
Ci sono, infine, un gran numero di disegni di legge in bilico. Si parla (e tanto) della separazione delle carriere dei magistrati: un tema che è stato toccato a più riprese durante i giorni dello scandalo che colpì il Consiglio Superiore della Magistratura. C’è in ballo anche la proposta sul conflitto d’interessi, inserito nel contratto di governo con la Lega ma mai portato avanti con decisione. Il carroccio, infatti, non ha mai facilitato il passaggio della nuova legge sul conflitto d’interessi (preparata dal Movimento 5 Stelle). C’è poi da approvare la modifica al codice della Strada, che prevede in linea di massima un inasprimento delle sanzioni. Quest’ultimo sembra uno dei ddl più condivisi e accettati trasversalmente, da sinistra a destra.
Resta da riprendere il discorso sull’eutanasia, tema che ha diviso fortemente Lega (contro) e Movimento 5 Stelle (pro). Essendo un tema che mette alla prova le più svariate sensibilità, si prevede un percorso ancora lungo, tortuoso e animato.
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