Sondaggi elettorali del Termometro, Lega al 36,1%

Pubblicato il 20 Settembre 2019 alle 12:02 Autore: Gianni Balduzzi

Sondaggi elettorali del Termometro, solo il 9,4% pensa che il governo arriverà a fine legislatura. La Lega intanto raggiunge il 36,1%

Sondaggi elettorali del Termometro, Lega al 36,1%

Torna anche il nostro sondaggio, per Coffee Break di La7.

Anche noi di Termometro Politico abbiamo sondato la forza del nuovo partito di Renzi, Italia Viva che sembra partire piuttosto debole, al 3,6%. come del resto visto anche da EMG.

La conseguenza della sua presenza comunque è lo scivolamento del PD al di sotto del 20%, al 19,5%

Una percentuale comunque superiore, secondo quanto rilevato, da quella del Movimento 5 Stelle, che pure cala al 18,5%.

Appare invece in crescita, e sempre al primo posto, la Lega, al 36,1%.

Bene Fratelli d’Italia al 8,4%, che ormai supera di molto Forza Italia stimata al 5,2%.

Sotto il 2% tutte le altre forze. La Sinistra, all’1,6%, Siamo Europei all’1,5%, +Europa all’1,2%, Verdi e Comunisti di Rizzo all’1%. E infine Cambiamo di Toti allo 0,7%.

L’estrema destra è compresa nella voce “altro” all’1,7%.

Sondaggio TP 19 settembre 2019: Lega sempre primo partito con il 36%, seguono PD (19,5%) e M5S (18,5%). Prima rilevazione per il partito di Renzi al 3,6%.

Chiaramente Matteo Renzi monopolizza le domande di questi sondaggi elettorali.

Abbiamo chiesto se l’ex premier ha fatto bene o meno a lasciare il PD.

Solo per il 20,4% ha fatto bene senza se e senza ma. Per il 16,3% ha fatto la mossa giusta, ma in ritardo.

Per il 22,6% avrebbe dovuto agire prima, e anzi ora è troppo tardi. Per il 18,2% infine ha fatto male tout court.

Alta la percentuale di chi non si esprime, al 22,5%

Sondaggio TP 19 settembre 2019: italiani molto divisi sulla scelta di Renzi di uscire dal PD. Gli intervistati sono quasi divisi a metà, con solo un piccolo vantaggio per coloro che ritengono sia stata una scelta sbagliata. Oltre un quinto dei sondati però non ha un'opinione.

Secondo la grande maggioranza degli intervistati, l’81,8%, comunque la scelta di Renzi è stata dettata non da ideali politici, ma dalla volontà di ottenere più poltrone e nomine, tenendo sotto scacco il governo.

Sondaggio TP 19 settembre 2019: la stragrande maggioranza dei sondati (82%) ritiene che Renzi abbia deciso di uscire dal PD per avere maggiore potere di scambio e poltrone

Sondaggi elettorali del TP, ancora molto scetticismo sulla durata del governo

Secondo la maggioranza assoluta degli elettori Renzi ora si comporterà con Conte come con Letta, facendolo cadere nel momento per lui più opportuno.

Un altro 8,6% non solo pensa che metterà in crisi il governo ma che farà bene a farlo.

Solo il 14,1% crede invece nella sua lealtà. Mentre il 19% crede che non avrà il coraggio di staccare la spina.

Sondaggio TP 19 settembre 2019: oltre la metà degli intervistati (60%) pensa che Renzi indebolirà il governo Conte

Nel complesso c’è poca fiducia nella durata dell’esecutivo. Crescono coloro che pensano che non arriverà a fine legislatura. Per un 13,4% addirittura cadrà prima di Natale. Mentre per il 28,4% cadrà entro un anno, e per il 13,2% comunque prima del 2022. Erano rispettivamente il 4,3% e il 3,5% in meno una settimana fa.

Il 25,4% ritiene che si arriverà all’elezione del nuovo Presidente della Repubblica. Ma che si possa andare fino al 2023 lo pensa solo il 9,4%.

Sondaggio TP 19 settembre 2019: dopo la scissione di Renzi, la legislatura durerà meno, almeno secondo gli italiani. Rispetto alla settimana scorsa gli italiani che credevano che la legislatura sarebbe giunta a scadenza naturale si sono dimezzati. La maggioranza degli italiani pensa che il governo cadrà fra il 2020 e febbraio 2022, quando si eleggerà il nuovo Capo dello Stato

Sondaggio realizzato il 18-19 settembre con metodo CAWI su 2000 rispondenti.

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L'autore: Gianni Balduzzi

Editorialista di Termometro Politico, esperto e appassionato di economia, cattolico- liberale, da sempre appassionato di politica ma senza mai prenderla troppo seriamente. "Mai troppo zelo", diceva il grande Talleyrand. Su Twitter è @Iannis2003
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