Acquisto auto importazione tedesca: vantaggi fiscali e quali problemi?
Acquisto auto di importazione tedesca: quali sono i vantaggi fiscali previsti e quali sono i possibili problemi a cui prestare attenzione?
Si parla spesso della volontà di modificare il bollo auto facendo pagare di più a chi inquina. Tale opzione tuttavia contiene un aspetto problematico: chi non può permettersi di acquistare un’auto nuova, e quindi meno inquinante, sarebbe doppiamente penalizzato. Per questo motivo, quando si parla di acquisto auto, oggi sempre più spesso ci si sente dire di andare all’estero. Magari di acquistare un’auto di importazione tedesca, che potrebbe risultare più economica, sebbene la burocrazia da sbrigare e le cose a cui prestare attenzione potrebbero risultare un fastidio supplementare.
Acquisto auto importazione tedesca: come funziona
Quando si acquista un’auto di importazione dalla Germania, prima di procedere alla spesa, è sempre bene controllare che tutto quello che riguarda la transazione sia in regola. Le garanzie, infatti, devono riguardare non solo la vettura che si andrà ad acquistare, ma anche la regolarità di chi la vende (e dopo spiegheremo perché). Dopo l’acquisto inizia la trafila burocratica, necessaria per poter circolare in Italia, dove le nuove norme impediscono di circolare per lungo tempo con un’auto con targa straniera, pena multe salate e altre conseguenze sul possesso dell’automobile.
Come spiega l’ACI, qualsiasi macchina acquistata all’estero va immatricolata in Italia. Sotto questo aspetto vanno fatte delle distinzioni legate alle vetture. Queste possono infatti essere nuove o usate.
- Auto nuova: viene considerata così quella vettura mai immatricolata o che è stata venduta a meno di 6 mesi dalla prima immatricolazione e che abbia meno di 6.000 km.
- Auto usata: viene considerata in questo modo quella vettura che è stata venduta dopo 6 mesi dalla prima immatricolazione e che abbia percorso più di 6.000 km.
In ogni caso bisognerà rivolgersi all’Ufficio provinciale della Motorizzazione Civile, al fine di attuare le verifiche e i controlli sulla regolarità della documentazione tecnica e degli adempimenti fiscali, in primis l’assolvimento degli obblighi IVA.
Dopo questa fase di verifiche, sarà necessario richiedere l’immatricolazione dell’auto presso lo Sportello Telematico dell’Automobilista o, in alternativa, presso gli uffici della Motorizzazione Civile, e iscrivere la stessa presso il Pubblico Registro Automobilistico. Quest’ultimo step si può fare solo dopo il rilascio della carta di circolazione, ed entro 60 giorni dalla ricezione del documento.
Quali documenti presentare?
Presso lo Sportello Telematico dell’Automobilista bisognerà munirsi dei seguenti documenti:
- Fotocopia di un documento d’identità valido;
- Dichiarazione sostitutiva di certificazione di residenza dell’acquirente, qualora non sia già riportato sul documento;
- Modello NP2C;
- Modello NP2D;
- Atto di vendita con la firma del venditore della vettura autenticata in bollo;
- Dichiarazione di conformità o, in alternativa, Certificato di conformità europeo con omologazione italiana;
- Domanda di immatricolazione firmata da chi ha acquistato l’auto tramite modello TT2119.
Nell’eventualità in cui il documento di vendita sia in lingua straniera, occorrerà una traduzione legale in italiano.
Acquisto auto importazione Germania: I costi
Ovviamente ci sono anche dei costi da sostenere. Andiamo a scoprire a quanto ammontano:
- Imposta Provinciale di Trascrizione: importo variabile in base alla tipologia di veicolo e alla provinca di residenza;
- Emolumenti ACI: 27 €;
- Imposta di bollo iscrizione al PRA: 32 €;
- Imposta di bollo DTT: 32 € + spese per versamento postale;
- Diritti DTT: 9 € + spese per versamento postale.
Alle spese citate bisognerà poi aggiungere i costi per il rilascio delle targhe il cui importo è variabile in base al tipo di veicolo.
Quali problemi possono esserci e a cosa prestare attenzione
Come abbiamo scritto in precedenza, l’acquisto auto di importazione dalla Germania può rappresentare un’occasione dal punto di vista economico, ma ci sono alcuni elementi a cui bisogna prestare la massima attenzione. Tra questi spicca il pagamento dell’Iva, in mancanza della quale l’acquirente può passare seri problemi penali, pagare l’Iva evasa dal venditore e vedersi sequestrate targa e veicolo. In caso di acquisto di auto nuova l’Iva è da pagare in Italia; in caso di acquisto di auto usata, invece, l’Iva andrà pagata nel Paese di origine (nel nostro caso la Germania), che sarà inclusa nel prezzo di acquisto.
La cosa a cui bisogna prestare maggiore attenzione riguarda l’eventualità per la quale l’acquisto avvenga tra privati. Capita spesso che rivenditori professionisti si spaccino per privati per evadere l’Iva (infatti, in caso di acquisto tra privata l’Iva non è da pagare). Per questo, prima, è meglio fare i dovuti controlli.
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