Sugar tax 2020: importo e quanto spenderanno in più gli italiani
Sugar tax 2020: come funzionerebbe, quanto costerebbe la nuova tassa sullo zucchero e su quali motivazioni sarebbe fondata. Le opinioni in proposito
In questi giorni sta destando notevole clamore e opinioni contrastanti, la cosiddetta “sugar tax”, ovvero la tassa sullo zucchero o, più specificamente, su bibite e merendine, la cui introduzione è stata ipotizzata dall’attuale Governo. Vediamo allora quali potrebbero essere le conseguenze, in caso di effettivo provvedimento che la inserisca tra le tasse applicate in Italia.
Sugar tax: il contesto di riferimento e i commenti
Già l’anno scorso il M5S aveva progettato una serie di misure da adottare al fine di contrastare la cattiva alimentazione, l’obesità e l’abuso di zuccheri: in particolare aveva già ipotizzato una sugar tax, come tassa sulle bevande a base di zuccheri, proprio come già presente in alcuni paesi europei, tra cui la Francia.
Ora tale iniziativa è stata “rispolverata” dall’attuale Governo e dal Premier Conte, che si è mostrato favorevole all’ipotesi; d’altra parte, oltre ad essere un (eventuale) strumento di lotta “indiretta” all’uso di prodotti zuccherati (che si sa, consumati in eccesso, fanno male alla salute), è chiaro che una tale tassa sarebbe fonte di introiti comunque non indifferenti per le casse dell’Erario.
Tuttavia c’è chi fermamente non appoggia tale possibile nuova tassa. Infatti, l’Unione Italiana Lavoratori Agroalimentari e il sindacato Uil si sono apertamente dichiarati sfavorevoli alla sugar tax: la loro posizione è giustificata dal fatto che temono, in caso di nuovo balzello, possibili delocalizzazione delle produzioni e licenziamenti di personale. Insomma tali enti temono che la sugar tax possa avere, nel corso del tempo, un impatto sui consumi di merendine e bibite zuccherate, con una conseguente flessione per le aziende e rischi di perdita dei posti di lavoro.
Le stime e i numeri del Codacons
Anche la nota associazione che tutela i consumatori – il Codacons – non ha espresso parere positivo circa questa possibile nuova tassa. Anzi, ha stimato che la sugar tax potrebbe comportare un aumento di spesa pari a 58 euro all’anno per nucleo familiare. Ciò in quanto il Governo avrebbe preventivato che il gettito fiscale, derivante da tale tassa, sarebbe pari a circa 1,5 miliardi di euro l’anno. Tale associazione ha però anche fatto notare che se è vero che la sugar tax è già realtà in altri paesi europei, è altrettanto vero che tasse come queste hanno, piuttosto, avuto l’effetto di diminuire o scoraggiare i consumi di alimenti zuccherati.
E, se l’obiettivo è anche – come nel progetto M5S dell’anno scorso – quello di tutelare la salute, vero è che i consumatori potrebbero orientarsi semplicemente verso altri prodotti, non colpiti dal tributo in esame, ma comunque contenenti zucchero. In altre parole, secondo gli osservatori, sarà molto probabile che lo Stato incasserà molto meno del miliardo e mezzo preventivato, ma con le conseguenze di una tassa comunque onerosa per le tasche degli italiani e rischiosa per quanto riguarda la tenuta della filiera agroalimentare.
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