Legge di Bilancio 2020: deficit al 2,2% e sconto Iva carta di credito?
Legge di Bilancio 2020: la trattativa con l’Europa sul deficit condotta da Conte e Gualtieri e le nuove misure allo studio del governo.
In questo nostro recente articolo sulle tappe di avvicinamento alla Legge di Bilancio 2020 abbiamo ricordato la prima tappa: la presentazione della nota di aggiornamento al Def. La nota di aggiornamento sarà sottoposta all’attenzione del Consiglio dei ministri lunedì 30 settembre. A seguire, intorno a metà ottobre, andrà all’esame della Commissione Ue il Documento programmatico di Bilancio. Poi si procederà lungo il percorso per l’iter verso l’ok definitivo della Legge di Bilancio 2020.
Legge di bilancio 2020, la trattativa tra Italia e Bruxelles su livello del deficit
Sulla materia economica e sugli impegni dell’Italia si confrontano, da giorni, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ed il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri. La finalità della trattativa condotta dallo stesso Gualtieri è di avere l’ok dall’Europa per fissare la percentuale del deficit del prossimo anno al 2,2% rispetto al Pil.
Del tema ha parlato negli ultimi giorni il viceministro all’Economia Antonio Misiani secondo cui nel 2019 si concluderà «con tutta probabilità con un deficit al 2%».
La volontà del governo italiano è di aumentare il livello dell’indebitamento sino al 2,2%. Della materia economica ha parlato il premier Conte che ha affermato: «Siamo per una politica espansiva ed è nell’interesse di tutti in Europa impostare una manovra che realizzi politiche di crescita».
Le idee e le possibili proposte
Legge di Bilancio 2020 – Rispetto alle misure da approvare filtrano importanti indiscrezioni dal quotidiano Il Messaggero che parla di una misura con cui il governo intende incentivare l’uso dei bancomat e delle carte di credito nei pagamenti in funzione anti-evasione.
Da quanto viene riferito il governo intende affidare a Poste l’emissione della “carta unica anti-evasione”. Uno strumento di identificazione digitale che farà da carta di identità, codice fiscale, pin unico per i servizi, patente di guida e mezzo di pagamento tracciabile. Una carta ricaricabile su cui poter riaccreditare una minima percentuale (si parla del 2%) delle spese effettuate, per dare la possibilità di effettuare un rimborso Iva sulle spese pagate con mezzi tracciabili come i bancomat.
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