Le periferie, si passi il gioco di parole, hanno un ruolo centrale nella campagna elettorale perenne che si svolge mentre l’esecutivo M5S-PD tenta di varare una Manovra 2020 penalizzata dalle poche risorse. Da una parte Matteo Salvini, leader della Lega che ha rotto con i pentastellati nella calda settimana di Ferragosto. Dall’altra Matteo Renzi, che si è separato dai Dem per fondare un nuovo partito, Italia Viva. Ma qual è il loro rapporto con le periferie? Alessandra Ghisleri, direttrice dell’istituto Euromedia Research, specializzato in sondaggi politici, ne ha parlato a L’aria che tira, su La7.
Sondaggi politici Euromedia: Ghisleri su Salvini, Renzi e le periferie
“Io credo che il problema delle periferie ci sia sempre stato in politica, perché coloro che vivono nelle periferie si sono sempre sentiti abbandonati”. Un tema centrale di diverse campagne elettorali, dunque, quello delle periferie, spesso però lasciato da parte al momento delle cose concrete. Tra i partiti che sono cresciuti di più su questo tema, vi è comunque la Lega, secondo la Ghisleri, “soprattutto sulla competizione tra coloro che erano immigrati e che entravano in graduatoria preferenzialmente di fronte a quelli che erano cittadini naturalizzati italiani. Proprio l’integrazione, non avendo avuto un buon terreno fertile, non c’è stata e si è creata perciò una competizione molto forte”.
Sondaggi politici Euromedia: Ghisleri: “Salvini c’è nelle periferie”
Un altro tema fondamentale della politica e molto sentito dai cittadini è quello dell’economia. “Quando la Lega ha preso il voto di fiducia su quello che avrebbero dovuto essere i temi dell’economia, Salvini ha perso questa chance”. Economia e periferie sono quindi due temi che corrono su due binari paralleli, che dovrebbero risultare convergenti, ma difficilmente lo sono. “La paura che c’è è quella che l’economia abbia abbandonato le periferie”, prosegue Ghisleri. “Il vantaggio di Salvini è che lui nelle periferie c’è, è presente, mentre Matteo Renzi non c’è, ad esempio”. Una riflessione interessante è quella sul ceto medio, “che è stato stritolato”, e in cui l’ala moderata è scivolata nella protesta “proprio per questo”. Oltre alla Lega, anche il Movimento 5 Stelle è stato presente nelle periferie, precisa la direttrice di Euromedia, differentemente da quei partiti che oggi possono essere raggruppati nell’area di centrosinistra e che in periferia sembrano esserci stati molto meno, preferendo puntare su un tema altrettanto importante, che è per l’appunto quello dell’economia, difficilmente comprensibile dalle persone.
Segui Termometro Politico su Google News
Scrivici a redazione@termometropolitico.it