Bollo auto 2020: calcolo pagamento riparametrato, l’ipotesi in manovra

Pubblicato il 1 Ottobre 2019 alle 08:32 Autore: Daniele Sforza

Varcate le porte dell’autunno, si comincia a parlare di bollo auto 2020 e di come modificarlo o riparametrarlo. Cambierà qualcosa a seguito della Manovra?

Bollo auto 2020: calcolo pagamento riparametrato, l’ipotesi in manovra

Ci risiamo: arrivati all’autunno, si comincia a parlare di come voler modificare il bollo auto 2020. Stavolta, ovviamente, tocca al governo giallo-rosso, che potrebbe apportare qualche cambiamento all’imposta di proprietà sui veicoli con l’obiettivo di tirare fuori qualche risorsa aggiuntiva. Nessuna cancellazione, insomma, ma una modifica degli importi (al rialzo) per le auto più vecchie e un incentivo per chi andrà ad acquistare auto pulite (ovvero, chi può permetterselo).

Bollo auto 2020: incentivi acquisto auto elettriche, cosa fare

Per il presidente di Unrae nonché amministratore delegato di Volvo Italia Michele Crisci, la soluzione consisterebbe nell’aggiungere pochi euro alla tassa di circolazione delle auto più anziane e in questo modo si raccoglierebbero centinaia di milioni di euro. Ad Adnkronos Crisci ha spiegato che servirebbe intervenire per trasformare il mercato dell’auto e incentivare l’acquisto delle auto ibride o elettriche, e l’ha fatto con qualche numero, parlando di come nel 2019, su 1,8 milioni di auto immatricolate, 90 mila siano pulite (ibride o elettriche). La previsione per il 2020 è che si possano sfiorare “le 200 mila unità verdi ma servono fondi consistenti per sostenere questa trasformazione del mercato”.

Tassa commissione pagamento ancora presente: ecco perché

Aumentare bollo auto 2020 (anche di pochi euro) per le auto più anziane

Il problema, spiega Crisci, è la durata dei fondi messi a disposizione. “Noi costruttori sappiamo che nel 2020 i fondi a disposizione potrebbero durare poche settimane”. Tra le misure green spicca anche l’incentivo all’acquisto tramite la rottamazione della propria auto vecchio, ma per Crisci il fondo messo a disposizione per questo dovrebbe essere molto più consistente, “almeno 7-8 volte quello attuale”. Inoltre il “malus” non è stato totalmente efficace “in termini di disincentivo agli acquisti di vetture più inquinanti” e pertanto occorre pensare a nuove misure e interventi. Da qui la proposta di aumentare, anche di poco, il bollo auto per le auto più vecchie e inquinanti. “Serve un approccio pragmatico”, prosegue Crisci, “anche con un incentivo usato con usato, che ovviamente va contro la nostra azione (vendere auto nuove) ma che offre grandi benefici per l’ambiente”. Occorrerà comunque una precisa regolamentazione, attuando la validità degli incentivi solo per chi “si rivolge a un concessionario o a un rivenditore”.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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