Salvini, Pontida e la Lega: la mia versione

Pubblicato il 11 Luglio 2009 alle 12:34 Autore: Gabriele Casagrande
presepe natale scuola lega nord

[ad]Quel sabato tredici Giugno, oltre a Salvini e la sua maglietta “Più Rum, meno rom”, c’erano anche il deputato Grimoldi e il ministro Calderoli: soprattutto quest’ultimo, con grandissima disponibilità e gentilezza, si è concesso alla folla e non ha negato a nessuno una foto ricordo, un autografo sulla maglietta, una stretta di mano. Vorrei vedere qualcuno del PDL o del PD prestarsi a una cosa del genere.

Se c’è una cosa che ho imparato dai romanzi di Charles Bukowski è che quando c’è in circolazione dell’alcool, va a finire che succede sempre qualcosa. E i fatti mi hanno dato ragione.

Di quel sabato tredici giugno tutti parleranno dei cori razzisti contro Napoli cantati dall’eurodeputato Matteo Salvini e non, per esempio, della vicenda del nuovo sindaco di Misano di Gera D’Adda, Daisy Pirovano, 32 anni, figlia del presidente della provincia di Bergamo, Ettore Pirovano. Con una laurea in diritto internazionale ed europeo guadagnata presso la Paul Cézanne University di Marsiglia, questa giovane donna polverizza tutti gli stereotipi sui leghisti e non ha per niente l’aria di essere una persona che detesta i bibliotecari.

Quel sabato tredici giugno mi sarei aspettato di vedere accanto a me altri operatori della stampa, per conoscere e raccontare chi sono veramente i leghisti. Invece, ciò non si è verificato.

Ero l’unico non leghista presente in quel luogo, con solo la mia puzza da giornalista, armato di fotocamera, registratore vocale e tanta, tanta curiosità.

Curiosità per provare a capire, per trovare una risposta a tutti quei perché  sui recenti successi elettorali della Lega Nord, sul suo dilagare nelle terre rosse un tempo ostili, sulle sue nuove leve, sul suo rapporto con il territorio e sul suo modus operandi.

La cosiddetta stampa ufficiale, alla domenica, era impegnata a intervistare anziani con le barbe verdi.

Io ho appena iniziato a trovare qualche risposta ai miei perché e so benissimo che da ognuna scaturiranno nuovi quesiti.

Finché i mass media tradizionali, i nuovi media e, in particolare modo, la blogosfera continueranno ad avere questo atteggiamento di snobismo e sufficienza nel rapportarsi con “l’oggetto Lega”, l’onda verde sarà inevitabile.

Invece, se avversari e alleati si fermassero a riflettere seriamente e ad analizzare la situazione scavalcando pregiudiziali ideologiche e di tifo politico, e, soprattutto, evitando meri attacchi verbali, forse essi potrebbero sperare di avere una chance per risalire la china o, per lo meno, di limitare i danni inferti dal partito di Umberto Bossi.

Se.

PS: Su Youtube e su Facebook c’è chi mi ha scritto facendomi i complimenti per avere fatto saltare Matteo Salvini, “esiliandolo” a Strasburgo. Ovviamente, non vi riporto gli aggettivi poco eleganti con i quali è stato apostrofato. Andando al parlamento europeo, di certo non morirà di fame per colpa del mio video.

Inoltre, contando sul fatto che l’Italia è un paese senza memoria, una sua candidatura alla prossime elezioni politiche non mi stupirebbe più di tanto. Se in parlamento abbiamo soggetti come Giuseppe Ciarrapico, pluri-condannato per bancarotta fraudolenta e altre marachelle, sempre provocatoriamente parlando, perché non potrebbe starci pure Matteo Salvini con i suoi cori da curva sud?

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L'autore: Gabriele Casagrande