Salvini, Pontida e la Lega: la mia versione

Pubblicato il 11 Luglio 2009 alle 12:34 Autore: Gabriele Casagrande
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Salvini, Pontida e la Lega: la mia versione

Matteo Salvini a un comizio. Salvini, Pontida e la Lega: la mia versione

[ad]Il Termometro Politico è lieto di presentarvi un articolo di Gabriele Casagrande, divenuto improvvisamente famoso suo malgrando per un VIDEO che ha messo nei guai il parlamentare della Lega Nord Matteo Salvini. A seguito di tale video, in cui Salvini si è espresso in termini piuttosto volgari nei confronti dei napolateni, il parlamentare si è dimesso. Tuttavia tale dimissione è più da attribuire, sostengono nella Lega, all’elezione di Salvini al Parlamento Europeo più che all’evento emerso dal video.

Qualunque sia la vera motivazione dietro tali dimissioni, Gabriele Casagrande, laureando in Scienze della Comunicazione a Reggio Emilia ed autore di un blog personale, ha molto altro da raccontare di interessante sulla Lega Nord ed il fenomeno popolare che rappresenta. Gabriele si trovava a Pontida non per caso, era lì per analizzare da vicino la Lega Nord ed i suoi militanti. Dopo essere stato contattato dalTermometro Politico, ha deciso di collaborare con noi. Vi presentiamo perciò il suo primo articolo per TP. Buona Lettura.

Salvini, Pontida e la Lega: la mia versione

di Gabriele Casagrande

 

Il video se ne stava tranquillo rannicchiato nel suo caldo posticino, la sua morbida e confortevole tana di Youtube.

L’avevo lì deposto con tanto amore il 18 Giugno scorso, qualche giorno dopo un week-end decisamente inusuale.

La mia tesi per la laurea triennale, incentrata sui temi dell’identità, la tradizione e il loro uso politico fatto dalla Lega Nord mi aveva portato nella provincia bergamasca, a Pontida, per seguire il celebre giuramento del terzo partito italiano.

Italiano? Beh, appena giunto al casello di Bergamo, ho avuto qualche problema a comprendere il casellante che si esprimeva nel suo dialetto locale. Qualche istante, giusto il tempo per fare mente locale e capire che semplicemente mi stava chiedendo dieci centesimi, così per non perdere tempo nel darmi il resto in monete e nichelini inutili.

Provocatoriamente, Pontida non è Italia perché là gli autoctoni percepiscono la puzza di forestiero, di straniero.

Ero là con un fotografo free-lance, conosciuto su Facebook (per la serie “La potenza di internet”), votato ai reportage più di tipo artistico che di tipo giornalistico.

“Lei per chi lavora?” chiese al fotografo quella signora guardinga che nell’ingresso della sezione della Lega Nord di Pontida era impegnata a piegare manifesti. Era sabato pomeriggio e stavamo cercando un ufficio presso cui procurarci gli accrediti giornalistici per il giorno dopo.

“Veramente sono free-lance, non lavoro per nessuno”

Per niente convinta dalla risposta, si rivolse poi a me con fare guardingo, se non inquisitorio.

“E lei? Per chi scrive?” con un accento marcatissimo sul ‘per chi scrive’.

“Beh, io sono indipendente, sto lavorando per la mia tesina di laurea” risposi timidamente, visibilmente spiazzato e totalmente impreparato per una domanda di quel tipo.

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