Giorgio Squinzi è morto: biografia e patrimonio. Chi era il patron Mapei
È morto nella giornata di mercoledì 2 ottobre 2019 Giorgio Squinzi, ex presidente di Confindustria e amministratore unico di Mapei.
Si è spento nella giornata di mercoledì 3 ottobre 2019 Giorgio Squinzi, amministratore unico di Mapei, ex presidente di Confindustria, patron del Sassuolo. L’imprenditore aveva una lunga malattia che purtroppo non è riuscito a sconfiggere, ed è morto all’ospedale San Raffaele di Milano: aveva 76 anni. Andiamo a scoprire chi era nel seguente profilo biografico.
Giorgio Squinzi è morto: ecco chi era
Giorgio Squinzi nasce a Cisano Bergamasco il 18 maggio 1943. Laureatosi in Chimica Industriale presso l’Università Statale di Milano nel 1969, un anno più tardi si unì in matrimonio con Adriana Spazzoli. Il lieto evento avvenne nella chiesa di Polenta, a Bertinoro. Alla fine del primo decennio degli anni Duemila, Squinzi contribuì ai lavori di restauro della chiesa, luogo simbolico e pregno di significato per la sua vita. Oltre al matrimonio, il 1970 rappresenta un anno di svolta per Squinzi, perché è l’anno in cui entra a far parte della società Mapei, fondata nel 1937 dal padre Rodolfo.
Dopo essere nominato vicepresidente degli industriali con delega alla ricerca e all’innovazione, il 22 marzo 2012 Squinzi viene eletto presidente di Confindustria, carica che assume il 25 maggio successivo. Oltre a essere presidente di Federchimica e numero 2 di Assolombarda, Squinzi era un grande appassionato di sport. Soprattutto di ciclismo (il padre era stato professionista per alcuni anni) e di calcio. Fondò così la squadra di ciclismo Mapei-Quick Step. Inoltre si appassionò alla squadra della zona in cui ha sede il cuore centrale della sua azienda, il Sassuolo, e lo portò dalla Serie C2 alla Serie A, garantendone il mantenimento nella massima serie negli ultimi anni, fino al passaggio in Europa League.
Giorgio Squinzi lascia, oltre alla moglie Adriana, i figli Marco e Veronica, attivi nell’azienda di famiglia Mapei. A loro il compito di gestire l’ingente patrimonio a sette zeri del padre, sia sotto l’aspetto imprenditoriale, sia dal lato sportivo.
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