Prezzo oro: valore e quotazione aggiornata a inizio ottobre 2019

Pubblicato il 3 Ottobre 2019 alle 10:30 Autore: Gianni Balduzzi

Prezzo oro, le previsioni rimangono al rialzo. Si potrebbe superare i 1600 nel 2020 arrivando a 1650 dollari l’oncia entro fine dell’anno prossimo

Prezzo oro: valore e quotazione aggiornata a inizio ottobre 2019
Prezzo oro: valore e quotazione aggiornata a inizio ottobre 2019

Continua a rimanere intorno i 1500 dollari l’oncia il prezzo dell’oro in questi primi giorni di ottobre, con discese al di sotto di questa soglia, verso i 1497 dollari, in alcuni frangenti, ma senza crolli ed enormi movimenti al rialzo o al ribasso.

È da circa un mese che l’oro pare stazionario su questi livelli, dopo un rally che si è verificato tra fine maggio e i primi di settembre.

Ma è dal settembre 2018 che le discese sono sempre state compensate da rialzi maggiori. Prima di allora tra alti e bassi vi era stata una certa stabilità, dopo i minimi poco sopra i 1000 dollari all’oncia di fine 2015.

Ma quali sono le previsioni degli esperti per la fase successiva a quella attuale di calma? Gran parte prevede nel breve e medio periodo un prosieguo del rialzo del prezzo dell’oro

Prezzo oro, si potrebbe arrivare a 1650 dollari l’oncia

Ubs punta sul prezzo di 1650 dollari l’oncia per la fine del 2020. È questa la previsione che viene fatta ad oggi, al netto di possibili cali momentanei analoghi a quelli che sono accaduti in passato, legati magari all’allentamento della tensione sulla guerra commerciale tra USA e Cina, che però come già avvenuto sarebbero compensati da rialzi più grandi. E da altri fattori, come un rallentamento dell’economia americana, cali dei tassi, e una debolezza del dollaro. Si sa del resto che solitamente l’oro si muove in modo opposto al biglietto verde.

Secondo BNP Paribas si potrebbe arrivare a 1600 dollari l’oncia anche prima di fine 2020, per la solita ragione, la tensione sui dazi tra USA e Cina.

E dopo? Dopo vi è un grande punto interrogativo. È veramente troppo presto per dirlo. Appare improbabile che siano raggiunti i massimi oltre i 1800 dollari l’oncia del settembre 2011.

Un’altra epoca, come soprattutto noi italiani, che in quei momenti vivemmo i record dello spread, sappiamo bene.

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L'autore: Gianni Balduzzi

Editorialista di Termometro Politico, esperto e appassionato di economia, cattolico- liberale, da sempre appassionato di politica ma senza mai prenderla troppo seriamente. "Mai troppo zelo", diceva il grande Talleyrand. Su Twitter è @Iannis2003
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