Continua a rimanere intorno i 1500 dollari l’oncia il prezzo dell’oro in questi primi giorni di ottobre, con discese al di sotto di questa soglia, verso i 1497 dollari, in alcuni frangenti, ma senza crolli ed enormi movimenti al rialzo o al ribasso.
È da circa un mese che l’oro pare stazionario su questi livelli, dopo un rally che si è verificato tra fine maggio e i primi di settembre.
Ma è dal settembre 2018 che le discese sono sempre state compensate da rialzi maggiori. Prima di allora tra alti e bassi vi era stata una certa stabilità, dopo i minimi poco sopra i 1000 dollari all’oncia di fine 2015.
Ma quali sono le previsioni degli esperti per la fase successiva a quella attuale di calma? Gran parte prevede nel breve e medio periodo un prosieguo del rialzo del prezzo dell’oro
Prezzo oro, si potrebbe arrivare a 1650 dollari l’oncia
Ubs punta sul prezzo di 1650 dollari l’oncia per la fine del 2020. È questa la previsione che viene fatta ad oggi, al netto di possibili cali momentanei analoghi a quelli che sono accaduti in passato, legati magari all’allentamento della tensione sulla guerra commerciale tra USA e Cina, che però come già avvenuto sarebbero compensati da rialzi più grandi. E da altri fattori, come un rallentamento dell’economia americana, cali dei tassi, e una debolezza del dollaro. Si sa del resto che solitamente l’oro si muove in modo opposto al biglietto verde.
Secondo BNP Paribas si potrebbe arrivare a 1600 dollari l’oncia anche prima di fine 2020, per la solita ragione, la tensione sui dazi tra USA e Cina.
E dopo? Dopo vi è un grande punto interrogativo. È veramente troppo presto per dirlo. Appare improbabile che siano raggiunti i massimi oltre i 1800 dollari l’oncia del settembre 2011.
Un’altra epoca, come soprattutto noi italiani, che in quei momenti vivemmo i record dello spread, sappiamo bene.
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