Il ticket sanitario nel 2020 potrebbe diventare progressivo: ciò significa, facendola breve, che chi ha di più pagherà di più. Al contempo non saranno previsti tagli al Sistema Sanitario Nazionale: lo afferma il ministro della Salute Roberto Speranza in una diretta Facebook, che ha illustrato le principali novità riguardanti il suo settore incluse nella Nota di aggiornamento del Def.
Ticket sanitario 2020: ecco come cambierà
I 2 miliardi di euro in più che nel 2020 saranno immessi nel Fondo Sanitario Nazionale saranno utili a eliminare i tagli nel settore e quindi a usufruire di maggiori risorse. Ci saranno degli interventi sul ticket sanitario, che potrebbe subire una rivoluzione piuttosto importante. Alla prossima Legge di Bilancio sarà infatti allegato un disegno di legge, al fine di trasformare il ticket sanitario come lo conosciamo oggi, facendolo diventare progressivo. Di criterio di progressività, infatti, parla il ministro Speranza durante la sua diretta. “Oggi non conta se sei miliardario o in difficoltà economica. Al di là delle esenzioni si paga lo stesso e ritengo si possa intervenire secondo il principio che chi ha di più deve pagare di più e chi ha di meno deve pagare di meno”.
Come funziona oggi
Attualmente la normativa relativa al pagamento del ticket sanitario e alla sua eventuale esenzione può cambiare in base alla Regione in cui si è residenti. Le modalità di esenzione dipendono prevalentemente dalla situazione reddituale e sanitaria del soggetto: ad esempio, chi guadagna meno di 36 mila euro annui e ha più di 65 anni o meno di 6 non paga il ticket. Generalmente (ma dipende anche dal tipo di prestazione) il prezzo del ticket si aggira attorno ai 36 euro. Il nuovo ticket potrebbe basarsi sulle fasce reddituali dei nuclei familiari e con l’istituzione di una soglia massima annua di spesa.
Ticket sanitario 2020: equità cittadini, l’obiettivo finale
Nella bozza del Patto della Salute, un accordo tra Governo e Regioni, risalente allo scorso mese di marzo, si punta l’attenzione sull’equità da istituire tramite “una revisione della disciplina della partecipazione alla spesa sanitaria da parte dei cittadini che preveda la graduazione dell’importo dovuto in funzione del costo delle prestazioni e del reddito familiare equivalente”. Inoltre è previsto anche “un importo come limite massimo annuale di spesa, al raggiungimento del quale cesserà l’obbligo dell’assistito di partecipare alla spesa sanitaria”. In base a quanto riporta l’Ansa, anche la bozza del disegno di legge punta all’eliminazione di qualsiasi disparità di accesso al Ssn tra i cittadini.
Abolizione Superticket in arrivo?
Altra novità potrebbe riguardare anche il Superticket e, più precisamente la sua abolizione. Speranza ha affermato di come è stato deciso di affrontare “con forza anche la questione del superticket, un balzello di 10 euro che non consente a troppi cittadini di accedere al Ssn. Abbiamo scritto per la prima volta che è sbagliato e che va superato e mi impegnerò affinché ciò avvenga nel minor tempo possibile”.
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