Accise benzina e gasolio e frodi carburante: governo corre ai ripari
Accise benzina e gasolio e frodi carburante: governo corre ai ripari e propone di lottare contro un tax gap dal valore di oltre 20 miliardi di euro
Come è stato annunciato da Conte prima ancora della stesura della nota di aggiornamento del documento di economia e finanza, uno degli obiettivi principali della prossima finanziaria – e del pacchetto di misure ad essa collegate – sarà il contrasto all’evasione fiscale. Secondo il primo ministro, l’evasione fiscale è la maggior iniquità di un sistema collettivo e, pertanto, va contrastata con un piano articolato. Il governo conta di recuperare almeno sette miliardi di euro dalla lotta all’evasione fiscale. Si tratta, comunque, di una cifra calcolata al ribasso.
Nel piano anti evasione, c’è la lotta alle frodi sulle accise
Con la prima bozza del documento di economia e finanza per il 2020, si è parlato di 23 disegni di legge correlati. Tra le azioni da intraprendere per lottare più efficacemente contro l’evasione, vi è quella di incrementare i controlli sulle frodi legate alla vendita di carburante. Come ricorda il Sole 24 Ore, “si stima che le accise su benzina e gasolio abbiano fatto incassare 19,4 miliardi in meno rispetto al dovuto, equivalenti al 10,7% del gettito teorico. Per il gasolio si arriva al 14,3%.” Cifre decisamente alte che devono essere, in qualche modo, recuperate (almeno in parte).
Le importazioni illegali di carburante – in particolare dai Paesi dell’Est Europa – comportano le maggiori perdite per lo Stato. All’interno di Schengen, infatti, i controlli sono decisamente limitati. Oltre alla confisca della cisterna e del suo contenuto (procedimento che sì permette un recupero totale e immediato), risulta più complicato recuperare l’IVA non versata, a causa della mole di lavoro legata alla ricostruzione dei movimenti finanziari e alla prassi di far ricadere la responsabilità su un soggetto incapiente.
Accise benzina: i danni collaterali delle frodi sul carburante
Oltre al danno fiscale, l’utilizzo di carburante soggetto a minori vincoli e controlli di qualità può arrecare seri danni al motore. Gli effetti negativi della frode possono pertanto riversarsi direttamente sul consumatore finale attraverso gli elevati costi di riparazione o sostituzione.
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