Oltre al piano contro l’evasione fiscale lanciato da Conte e il rebus sulle coperture per la legge di bilancio 2020, si è cominciato a parlare di riforma della Sanità. Lo fa, ovviamente, l’unico ministro in quota LeU, Roberto Speranza, attualmente al dicastero della Salute. In diretta video, Speranza ha parlato della necessità di incrementare il personale sanitario e procedere quanto prima a una riforma del ticket sanitario basato su un criterio di progressività.
Roberto Speranza (LeU) apre la discussione sulla riforma della sanità
Queste, le parole esatte di Roberto Speranza, che apre la discussione sulla riforma della Sanità. “Abbiamo 2 miliardi in più nel fondo per il Sistema Sanitario Nazionale rispetto al 2019. Quindi, basta tagli e più risorse per il SSN. Le risorse da sole non bastano per risolvere i problemi ma sono fondamentali, almeno, per provarci. Il primo e più rilevante, per me, è quello della carenza del personale. Poi abbiamo deciso di affrontare con forza la questione del super ticket, che è un balzello di 10 euro che non consente a troppi cittadini di accedere al nostro Sistema Sanitario Nazionale. Il super ticket produce discriminazione, disuguaglianze e quindi ci impegniamo a superarlo. Mi batterò nei prossimi mesi perché questo avvenga nel più breve tempo possibile. Provvederemo anche alla riforma del ticket sanitario basandolo su un criterio di progressività. È un criterio molto semplice: chi ha di più deve pagare di più, chi ha di meno deve pagare di meno.”
Conte frena sulla riforma del ticket sanitario
Nonostante il progetto della riforma del ticket sanitario appaia tra i ventitré disegni di legge collegati alla legge di bilancio per il 2020, il premier Giuseppe Conte frena sulle tempistiche: ” Gli interventi sul super ticket e sul ticket sanitario sono programmati in un arco di tempo più ampio, non per domani mattina. Ricordo che il nostro progetto non scade a dicembre ma è da attuare nel corso della legislatura e anche i tempi degli interventi sono da dosare nel corso dei prossimi mesi e anche degli anni.” La discussione sarà certamente lunga, considerando il peso del SSN sulle casse dello Stato.
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