Pensioni ultime notizie: “Quota 100 a esaurimento”, Gualtieri “no rinnovo”

Sul tema pensioni ultime notizie riportano le dichiarazioni del ministro dell’Economia Gualtieri su Quota 100: “Non sarà rinnovata”, ha detto.

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Pensioni ultime notizie: “Quota 100 a esaurimento”, Gualtieri “no rinnovo”

Sul fronte pensioni ultime notizie riferiscono le dichiarazioni rilasciate dal ministro dell’Economia Roberto Gualtieri su Quota 100 a Piazza Pulita, in onda su La7. Il ministro ha affermato che Quota 100 non sarà rinnovata e che andrà comunque a esaurimento, ovvero a scadenza naturale. Per il nuovo numero 1 del MEF, infatti, Quota 100 è una misura che non avrebbe mai dovuto essere fatta. Differente, invece, il pensiero sul Reddito di cittadinanza.

Pensioni ultime notizie: Gualtieri, “Quota 100 andrà a esaurimento”

Smontare e disfare ogni anno quanto fatto l’anno precedente non è serio, né logico, né costruttivo. Pertanto Quota 100 andrà incontro alla sua scadenza naturale, ovvero al 31 dicembre 2021. “È molto complicato e controproducente smontare costantemente quello che c’era prima, soprattutto quando ci sono determinati diritti acquisiti, delle persone stanno andando in pensione, hanno negoziato gli scivoli con le aziende. Fortunatamente Quota 100 andrà a esaurimento e noi non la rinnoveremo”. Lo ha affermato il ministro Gualtieri, che però non nasconde i punti critici di questa misura, soprattutto sotto l’aspetto delle risorse. “Questa è una misura che non avrei mai fatto. Non è che non ci sia un problema pensionistico, la Fornero era tutt’altro che perfetta come riforma. Ma concentrare una massa così alta di risorse tutta in una misura che riguarda un bacino relativamente ridotto di persone in un Paese che non ha risorse illimitate, certamente non è stata una scelta felice”.

Il ministro sul Reddito di Cittadinanza

A differenza di Quota 100 il Reddito di Cittadinanza è, per Gualtieri, una misura utile e necessaria, ma dovrà essere migliorata in alcuni suoi aspetti. In particolare per ciò che riguarda l’inserimento nella sfera occupazionale. “Noi siamo i primi che abbiamo introdotto il Rei”, ha precisato Gualtieri. “L’Italia non ha una misura di sostegno alla povertà ed è giusto che ce l’abbia, ce l’hanno tutti i Paesi europei. Ma ora noi dobbiamo far funzionare meglio questo RdC, non dobbiamo smontarlo e fare un’altra cosa. Dobbiamo lavorare in una logica triennale, abbiamo questo strumento, facciamolo funzionare bene, soprattutto per quanto riguarda l’avviamento al lavoro”.

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