Tutti, nell’ambiente domestico, abbiamo a che fare con la varietà degli elettrodomestici e tutti, purtroppo, sappiamo che non sempre tali apparecchi funzionano a dovere, andando incontro – col passare degli anni – a guasti e malfunzionamenti vari. Vediamo allora che cosa ha ultimamente sancito l’Unione Europea sul cosiddetto diritto di riparazione elettrodomestici, ovvero una nuova normativa di garanzia sugli interventi, a favore dei consumatori, nelle ipotesi di guasto di un frigo o di una lavastoviglie.
Diritto di riparazione: che cosa ha deciso l’Unione Europea
Secondo le novità adottate a Bruxelles, il consumatore non sarà più costretto – come spesso succede – a comprare un elettrodomestico nuovo, al posto di quello vecchio e guasto. Infatti, secondo le regole che diverranno vigenti nel 2021 in tutta l’area UE, i fabbricanti ovvero le aziende produttrici dovranno rispettare degli obblighi fondamentali, quelli di offrire e garantire ai consumatori tutta la tutela ed assistenza possibile, nell’ipotesi un elettrodomestico non funzioni correttamente.
Insomma, i consumatori avranno il diritto di reclamare la riparazione su ogni elettrodomestico di cui sono proprietari, presso qualsiasi tecnico abilitato, e senza rischi di spese per comprarne uno nuovo. Due i fondamentali vantaggi di tale normativa: da un lato è tutelato il consumatore e il suo portafogli (in quanto non sarà obbligato a fare un nuovo acquisto), dall’altro l’ambiente stesso è tutelato (in quanto vi saranno meno rifiuti depositati).
Che cosa cambierà per i consumatori?
Il vantaggio pratico per i consumatori è indubbio: con tale nuova normativa sarà possibile avvalersi dell’assistenza di qualsiasi tecnico regolarmente abilitato e non soltanto dei tecnici dell’azienda che ha prodotto un certo elettrodomestico (la cosiddetta “assistenza ufficiale”). Insomma l’azienda produttrice avrà degli specifici obblighi di fabbricazione e dovrà produrre degli apparecchi con pezzi, che possano essere riparati da qualsiasi tecnico.
Tale normativa è il frutto di un’iniziativa di varie associazioni di consumatori europee, che sono riuscite ad ottenere un intervento ad hoc della UE sul diritto di riparazione. Sul piano pratico, i consumatori saranno inoltre avvantaggiati perché, più raramente rispetto al passato dovranno comprare un nuovo elettrodomestico (evitando di versare ulteriore denaro alle aziende produttrici), potendo – con maggiori possibilità – recuperare il vecchio frigo o lavatrice guaste.
In caso di guasto elettrodomestici, la situazione finora è sempre stata tendenzialmente penalizzante per il consumatore che, come detto, spesso si trova nella necessità di servirsi dell’assistenza ufficiale, perché serve un determinato pezzo di ricambio o un determinato attrezzo. A partire dal 2021, le normativa UE sul diritto di riparazione imporrà alle aziende produttrici di dare ai consumatori ulteriori ed efficaci opzioni di riparazione, come ad esempio la facoltà di usare attrezzi convenzionali e utilizzare dei comuni pezzi di ricambio, che non producono danni all’elettrodomestico.
In conclusione, un dato va rimarcato: la UE con tale provvedimento intende tutelare il consumatore che si avvale dell’assistenza di tecnici qualificati, e non il consumatore che tenta da solo di riparare l’apparecchio: in questi casi, la responsabilità delle azioni resta meramente sua e nulla può essere reclamato nei confronti dell’azienda che ha fabbricato l’elettrodomestico.
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