Sparatoria Trieste: video, dinamica e chi ha sparato, uccidendo i due carabinieri
La persona che ha sparato ben 20 colpi di arma di fuoco, uccidendo due agenti e ferendone un terzo, è Alejandro Augusto Stephan Meran. Domenicano, affetto da disturbi psichici, è stato portato in questura dopo un tentativo di rapina. La tragedia si è consumata, incredibilmente, all’interno dell’edificio. Ne ha parlato brevemente il questore di Trieste, Giuseppe Petronzi.
Il questore Petronzi sulla sparatoria di Trieste: “chiudere il cerchio è difficile”
“Parlare di chiudere il cerchio, in questo momento, è difficile. La parte investigativa non la vorrei toccare, ma la dinamica è abbastanza chiara. È avvenuta all’interno di uno spazio della Questura nel quale vi erano solo l’autore del fatto e le due vittime. L’autore si è impossessato dell’arma e ha potuto fare fuoco sui due uomini. L’uomo era in preda a una situazione molto critica e visto che guadagnava la via di fuga con le armi, ha ripetutamente sparato. Va ringraziata la professionalità della struttura, degli altri poliziotti, che hanno evitato che un uomo armato uscisse in strada.” Il questore Petronzi, infine, afferma di non sapere il perché Alejandro Merán non fosse ammanettato.
Resta ancora da chiarire come l’assassino abbia sfilato non solo una, ma ben due armi dalle fondine degli agenti. Una dinamica ancora tutta da accertare.
Il cordoglio per le vittime della sparatoria a Trieste
Il mondo della politica e delle forze dell’ordine si è stretto attorno ai familiari delle due vittime: Pierluigi Rotta e Matteo Domengo. Salvini invoca la linea dura. Mattarella, da Pietrarsa, parla di “come la nostra vita si sviluppa grazie anche ai servitori dello Stato, della nostra comunità, come i due agenti assassinati a Trieste”. Dunque, dal Quirinale si invoca un “applauso di affetto, riconoscenza e dolore esprime ciò che sente il nostro Paese, in questo momento.”
L’audio che ha confermato la morte dei due giovani agenti
In una nota audio inviata su Whatsapp, un agente annunciava tristemente che non c’era più nulla da fare.
Così, ne parlava il telegiornale locale, TG2000. Le immagini sono del giornale locale “Il Piccolo”.
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