È morto, a 66 anni, Filippo Penati ex Presidente della Provincia di Milano tra il 2004 e il 2009: un anno fa circa aveva dichiarato di essere ammalato di cancro.
Filippo Penati: la vita e la carriera politica
Penati era nato a Monza il 30 dicembre del 1952, prima di dedicarsi completamente alla politica era stato insegnante e assicuratore. Sposato con Rita e padre di Simone e Ilaria, grande appassionato di basket, combatteva contro il cancro da ormai un anno. La sua carriera politica è cominciata nel Partito Comunista Italiano, quindi, nel Partito Democratico della Sinistra, Democratici di Sinistra e, infine, Partito Democratico, sempre al fianco di Pierluigi Bersani.
Nel 1985 diventa assessore al Bilancio del Comune di Sesto San Giovanni, in Provincia di Milano carica che ricopre fino al 1993. L’anno successivo diviene sindaco del comune nel milanese, incarico che ricoprirà fino al 2001. Nel 2004 diventerà Presidente della Provincia di Milano, nel 2010 sarà anche candidato del centrosinistra per la Presidenza della Regione Lombardia anche se alla fine sarà sconfitto da Roberto Formigoni del centrodestra.
I problemi giudiziari dell’ex sindaco di Sesto
Nel 2011 cominciano i problemi giudiziari per Filippo Penati: viene accusato di corruzione e finanziamento illecito ai partiti nel quadro delle indagini sul cosiddetto “Sistema Sesto”, un complesso intreccio di rapporti tra politica e imprenditoria con al centro la riqualificazione delle ex aree industriali Falck e Marelli tra Sesto e Milano. In seguito all’indagine Penati si dimise dalla Vice presidenza del Consiglio Regionale e lasciò ogni carica nel Pd.
Il processo, però, cominciò solo due anni dopo: nel frattempo, il reato di concussione in relazione alle tangenti che Penati avrebbe ricevuto per i lavori dell’area Falck cadde in prescrizione. Nel 2015, l’ex sindaco di Sesto insieme ad altri 10 imputati venne assolto in primo grado per i reati di corruzione e finanziamento illecito ai partiti; la sentenza fu confermata in appello nel 2017. A luglio 2019, invece, Penati è stato condannato dalla Corte dei Conti per il caso dell’A7 Milano-Serravalle: l’accusa sosteneva che la Provincia di Milano avesse acquistato il 15% delle azioni dell’autostrada a un prezzo maggiore rispetto a quello di mercato per permettere all’azionista di minoranza Marcellino Gavio di incassare una più che sostanziosa plusvalenza da 179 milioni di euro.
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