Tutto come previsto: Quota 100 sarà mantenuta, ma non sarà rinnovata dopo la sua scadenza naturale, che arriverà il 31 dicembre 2021. Il governo attuale, insomma, non ha alcuna intenzione di rinnovare la misura di pensione anticipata, che è sempre stata pensata come transitoria. Ne ha parlato il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, lo ha ribadito il suo vice Antonio Misiani, lo ha confermato anche il presidente dell’Inps Pasquale Tridico. Misiani, in occasione della replica susseguente alla discussione generale sulla NaDef in Senato, ha parlato al contempo di un rafforzamento del Reddito di cittadinanza.
Pensioni ultime notizie: post-Quota 100, parla Misiani
Quota 100 resta così una misura transitoria e sperimentale, che verrà portata alla sua scadenza naturale (31 dicembre 2021) senza essere interrotta anticipatamente. Misiani è stato chiaro: “Non la rinnoveremo in futuro. Abbiamo in mente un modello di flessibilità del sistema pensionistico diverso e questo sarà oggetto di confronto con le parti sociali”. Sul Reddito di cittadinanza ha invece affermato che la lotta alla povertà “è sacrosanta” e che risulta “ragionevole mantenerlo e migliorarlo dal punto di vista del funzionamento”. Infine ha dichiarato chiusa “la stagione di condoni e sanatorie”, che non è considerata come il miglior modo per combattere l’evasione fiscale.
Quota 100, gli esclusi dal 2022 avranno un assegno più alto
Il 2021 sarà l’ultimo anno in cui i lavoratori che hanno maturato 62 anni di età e 38 anni di contributi potranno andare in pensione anticipatamente sfruttando l’uscita con Quota 100. Ne ha parlato anche il presidente Inps Pasquale Tridico, che ha concordato con il ministro dell’Economia Gualtieri sul termine naturale della misura, a fine 2021. La data di scadenza, dopotutto, era definitiva già a partire dalla sua introduzione nello scenario previdenziale, anche perché l’obiettivo vero della Lega era Quota 41 per tutti. Inoltre Quota 100 ha smentito le stime iniziali sia in termini di beneficiari sia, consequenzialmente, in termini di risorse investite. Le persone che hanno usufruito della misura saranno “meno di 200 mila, a oggi sono circa 180 mila”. L’intervento non è costato così tra i 15 e i 20 miliardi come sparavano alcune “stime tendenziose. Alla fine risparmiamo un miliardo e siamo soddisfatti”.
Nel 2022 un lavoratore dovrà aspettare tra i 4 anni e 10 mesi (di contributi) o 5 anni (di età) per raggiungere rispettivamente la pensione anticipata o di vecchiaia rispetto a oggi, in cui vi è la facoltà di opzionare Quota 100. Di contro, però, avrà un assegno pensionistico molto più alto, di poco più di un quinto rispetto all’assegno di un beneficiario di Quota 100.
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