Sanatoria bollo auto fino a 1000 euro: come controllare se è stato annullato
Sanatoria bollo auto, i debiti contratti per il mancato pagamento dell’imposta dal 2000 al 2010 con importo di 1.000 euro sono cancellati: come controllare.
Il bollo auto è una di quelle tasse che rientrano nella sanatoria delle cartelle esattoriali notificate tra il 2000 e il 2010 con importo non superiore a 1.000 euro e che sono state automaticamente cancellate a partire dal 31 dicembre 2018. A confermarlo è stata anche la Commissione tributaria regionale delle Marche, che trattando il caso di un contribuente che aveva un contenzioso con Equitalia per una cifra di circa 930 euro, ha confermato come il mancato pagamento del bollo auto (e tutte le infrazioni al codice della strada) rientrasse nella mini-sanatoria decisa dal primo governo Conte. È quanto stabilito dalla sentenza n. 692/2019 dello scorso 16 settembre. Inizialmente, infatti, erano sorti alcuni interrogativi sull’introduzione del bollo auto nel novero delle cartelle esattoriali cancellabili: dubbi comunque sciolti ulteriormente dalla recente sentenza della CTR marchigiana.
Quando la cartella esattoriale è annullata per legge: la sentenza
Sanatoria bollo auto: come funziona
Il bollo auto rientra dunque tra quelle imposte per le quali, a seguito di una cartella notificata tra il 2000 e il 2010 e con importo richiesto inferiore a 1.000 euro, comprensivo di interessi, sanzioni e quota capitale, è stato deciso l’annullamento dal Decreto Fiscale 2019. La cancellazione del debito, inoltre, è stata automatica (ovvero i debitori non hanno dovuto presentare richiesta di cancellazione né fare null’altro) ed è stata resa ufficiale a partire dall’ultimo giorno dello scorso dicembre.
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Sanatoria bollo auto: come controllare se la posizione debitoria è stata cancellata
Spetterà comunque al contribuente debitore verificare se la sua posizione debitoria è stata annullata e per farlo non dovrà necessariamente recarsi presso un ufficio dell’Agenzia dell’Entrate. Potrà infatti entrate nel portale dell’ex Equitalia accedendo tramite identità digitale Spid, o le credenziali rilasciate dall’Agenzia delle Entrate o dall’Inps o infine tramite Carta Nazionale dei Servizi.
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