Assegno unico figli a carico 2020 salta in Legge di Bilancio. L’annuncio
Niente assegno unico figli a carico nella Legge di Bilancio 2020: l’annuncio ufficiale è arrivato dal viceministro dell’Economia Antonio Misiani.
Si è parlato molto negli ultimi giorni di assegno unico figli a carico e si riteneva che la misura potesse entrare in questa Legge di Bilancio. Ma durante la discussione in Senato sulla Nota di aggiornamento al Def, il viceministro dell’Economia Antonio Misiani ha ufficializzato lo slittamento della sua entrata in vigore, non parlando di tempistiche, ma dando la certezza che non ci sarà spazio per questa misura il prossimo anno.
Assegno unico figli a carico 2020: “Rimane un obiettivo del governo”
Pur restando un obiettivo concreto di questo governo, l’assegno unico per i figli a carico non troverà spazio nella Legge di Bilancio 2020. L’annuncio ufficiale proviene direttamente dal viceministro dell’Economia Antonio Misiani, che ha parlato in generale delle misure di sostegno alle famiglie.
“Le politiche per il sostegno alle responsabilità familiari”, ha affermato, “rappresentano una strategia di lungo respiro che vogliamo ampliare con più strumenti, con il riordino e la semplificazione dei diversi strumenti”. Mentre in altri Paesi (come Germania, Francia e Gran Bretagna) vi è un assegno unico per le famiglie, in Italia ci sono ancora diversi bonus. Misiani ha affermato che “il riordino di questi strumenti rappresenta l’obiettivo di medio periodo perché è un tema di grande complessità” e dunque non c’è il tempo per affrontarlo in occasione della ormai imminente Legge di Bilancio. Presumibilmente, di assegno unico figli a carico se ne riparlerà nel 2021, ovvero quando sarà il momento di redigere la nuova Legge di Bilancio.
Condono fiscale e Quota 100: cos’ha detto Misiani
Nel suo intervento Misiani ha toccato anche diversi temi come le politiche sui condoni fiscali e Quota 100. Sul primo tema ha affermato che in questa Manovra non ci saranno condoni. “Chiudere la stagione di condoni e sanatorie è una delle misure più forti per il recupero di un ammontare di evasione che è elemento di ingiustizia sociale e concorrenza sleale degli attori”. Escludendo qualsiasi tassazione sul contante, Misiani ha parlato anche della misura di pensione anticipata, che ricordiamo essere sperimentale e transitoria, e che sarà portata alla sua scadenza naturale (31 dicembre 2021) senza poi essere rinnovata.
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