Reddito di cittadinanza: Richetti “non va riconfermato, Pd incoerente”
Il Reddito di cittadinanza continua a tenere banco: Matteo Richetti ha recentemente criticato il suo ex partito per il sostegno alla misura
Il Reddito di cittadinanza continua a tenere banco nel dibattito politico: Matteo Richetti ha recentemente criticato il suo ex partito per il sostegno alla misura introdotta col decreto n. 4/2019 e fortemente voluta dal Movimento 5 stelle.
Reddito di cittadinanza: le critiche di Richetti
Lasciato il Pd in seguito all’alleanza di governo siglata con il Movimento, Richetti si è lanciato in un’aspra critica agli ex colleghi di partito che – di fatto – stanno sostenendo la misura di contrasto alla povertà. Dai banchi del gruppo misto qualche giorno fa ha chiesto proprio ai senatori del Pd “ma come si fa a confermare il Reddito di cittadinanza?”, un provvedimento che, oltre ad essere utilizzato per lo più “in maniera irregolare”, dal punto di vista strettamente tecnico, per così dire, non solo non sta creando “nessun vero rimbalzo occupazionale” ma addirittura “scoraggia il lavoro”.
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Incoerenza “clamorosa” del Pd
Sempre Richetti ha approfondito la questione in una recente intervista a Fanpage.it. L’ex Pd, ora approdato alla formazione di Carlo Calenda Siamo Europei, ha voluto precisare di non essere contrario in generale a una misura di sostegno al reddito che contrasti la povertà e favorisca il reinserimento lavorativo, semmai il problema a sua detta è che l’RdC “non affronta né l’uno né l’altro”. Per quanto riguarda il dato politico nella medesima occasione ha ricordato come il Pd avesse sposato la causa del Reddito di inclusione, il Rei ormai inglobato proprio dalla misura pentastellata, e delle “politiche attive del lavoro”, invece, adesso appoggia il Reddito di cittadinanza “ed è un’incoerenza clamorosa che si aggiunge a quella di Quota 100, del taglio dei parlamentari e a tutto quello che il Pd ha contrastato ma per ragioni di convenienza personale di qualche capo bastone del Pd diventano tutti provvedimenti da sostenere”.
Dunque, Richetti insieme al suo nuovo partito propone, innanzitutto, una “rimodulazione” del Reddito di cittadinanza e poi l’abolizione di Quota 100 per recuperare 8 miliardi di risorse.
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