Ipsos ha cercato di misurare il gradimento del governo sostenuto dalla maggioranza composta da M5S, PD, LeU e Italia Viva. Il presente sondaggio è stato realizzato tra l’8 e il 10 ottobre, e pubblicato il 12 ottobre sul Corriere della Sera.
Se prendiamo come riferimento l’intero campione – quindi, rappresentativo della popolazione nazionale -, si mostra una perfetta spaccatura tra favorevoli e contrari. Un 43% emette un giudizio positivo, mentre un 44% sentenzia un voto negativo. Un buon 13% non sa o non indica. L’indice di gradimento del governo giallorosso arriverebbe, così, al 49% (risultato dalla percentuale di voti positivi sul totale dei voti espressi). All’alto grado di fiducia da parte della base elettorale di PD (88%) e M5S (90%), fa da contraltare il niet leghista (11%) e del binomio FI-FDI (23%). Ipsos unisce i segmenti elettorali della seconda e terza forza politica del centrodestra. Tuttavia, c’è da considerare la maggior accondiscendenza da parte dell’elettorato forzista (più moderato e vicino, ideologicamente, a Italia Viva) rispetto a quello della formazione di Giorgia Meloni.
Sondaggi politici: maggioranza M5S-PD vuole arrivare a fine legislatura
Si parla anche della gestione dei tempi di questa legislatura. Secondo un buon 42% (la maggioranza relativa) si dovrebbe arrivare al 2023, evitando così elezioni anticipate. Il segmento M5S (73%) e quello PD (78%) la pensano allo stesso modo. Va specificato che evitare elezioni anticipate non significa necessariamente andare avanti con questo esecutivo per altri 3 anni e mezzo.
La seconda risposta più gettonata è quella che vuole l’immediata fine dell’esperienza di governo e tornare al voto il prima possibile. Qui, sono gli elettori leghisti a spingere più di tutti (il 66%, a fronte del 49% del tandem FI-FDI). Infine, un 24% opterebbe per arrivare alla legge di bilancio per il 2020 – per mettere in sicurezza i conti – e tornare al voto già in questa primavera.
Cresce il gradimento di tutti i principali esponenti del governo giallorosso
Ipsos mostra un aumento di fiducia generalizzato nei principali attori politici di questo esecutivo. Giuseppe Conte è di gran lunga la figura più apprezzata del panorama politico italiano (secondo solo a Sergio Mattarella). La fiducia in Conte aumenta del 3% (arrivando al 49%). Stesso incremento per Luigi Di Maio (che passa dal 23% di gradimento al 26%). Poi, scatto in avanti importante per Zingaretti (al 23, con +4 rispetto alla rilevazione di fine settembre) e, in particolare, per Dario Franceschini. Il ministro democratico passa dal 15 al 21%. Leggero incremento anche per Teresa Bellanova, capodelegazione di IV nel governo (+2%, giungendo così al 12%). Stesso gradimento per Matteo Renzi che, però, viene valutato in maniera negativa addirittura dal 73% del campione. Infine, cresce di un punto percentuale la fiducia (dal 10 all’11%) in Roberto Speranza, ministro della Sanità e unico esponente di LeU nell’esecutivo.
Nota metodologica: sondaggio realizzato da Ipsos per il Corriere della Sera presso un campione casuale nazionale rappresentativo della popolazione italiana maggiorenne secondo genere, età, livello di scolarità, area geografica residenza e dimensioni del comune di residenza. Sono state realizzate 1.000 interviste (su 5.837 contatti), condotte mediante metodo misto CATI/CAMI/CAWI tra l’8 e il 10 ottobre 2019.
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