Patronato: cosa fa, costo, pratiche e chi può usufruirne. Ecco cosa sapere
Patronato: che organismo è, cosa fa e quali sono le sue funzioni. Chi ne può usufruire? Ci sono dei costi specifici da pagare?
Spesso se ne parla ed è nominato nel linguaggio di tutti i giorni, ma forse non tutti sanno che cos’è esattamente un Patronato e quali sono tutte le possibili funzioni che può svolgere. Ecco allora una sintetica guida sul ruolo di questo ente, i suoi costi, i servizi offerti e i soggetti che possono avvalersi di esso.
Patronato: che cos’è esattamente?
Fondamentalmente, il patronato è un istituto presente in tutta la penisola e ben ramificato a livello di territorio, che esercita funzioni di informazione, di assistenza e di tutela in favore dei lavoratori, dei pensionati e di tutti i cittadini residenti in Italia. I primi patronati nacquero all’inizio del secolo scorso, per tutelare gli agricoltori dagli infortuni sul lavoro e, nel secondo dopoguerra, furono soggetti ad una nuova disciplina normativa, che li rese di fatto una sorta di “emanazione” delle organizzazioni sindacali.
La legge n. 152 del 2001, che ha specificamente regolato i patronati e gli istituti di assistenza sociale, ha sancito che tale ente ha scopo di tutela dei diritti del cittadino; anzi ogni patronato istituito sul territorio ha solo questo scopo: assistere il cittadino e fornirgli consulenza in relazione alle pratiche burocratiche e al conseguimento di eventuali prestazioni socio-assistenziali cui ha diritto. Tuttavia, il patronato non opera in assoluta libertà, ma è controllato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. Per legge, tale ente opera senza scopo di lucro, ma talvolta può succedere che al cittadino sia richiesto una sorta di contributo, per l’assistenza ricevuta nello svolgimento di certe pratiche burocratiche.
Che attività svolge?
Le attività di un patronato sono assai varie: in particolare è solitamente utilizzato dal cittadino come soggetto intermediario per il conseguimento di prestazioni previdenziali obbligatorie o prestazioni socio-assistenziali, o ancora prestazioni del servizio sanitario nazionale. Altre utili funzioni svolte da questo organismo sono quelle correlate alle campagne di informazione e di consulenza sulla sicurezza e la tutela della salute sul luogo di lavoro, oppure quelle di tipo informativo e di assistenza del cittadino, per favorire la conoscenza delle leggi vigenti in ambito previdenziale, risparmio, lavoro e fisco.
Ne consegue che le pratiche che tale ente può aiutare ad espletare, sono potenzialmente davvero tante: da quelle pensionistiche e di previdenza complementare o di tipo assistenzialistico, a quelle relative alle malattie, disabilità, ammortizzatori sociali e permessi di soggiorno. Chiunque sia interessato ai servizi di un patronato, potrà rivolgersi liberamente al più vicino a casa, per esaminare con un consulente i servizi offerti. Non meno importante, è il servizio di assistenza legale, reso dal patronato, attraverso la stipula di convenzioni ad hoc con i difensori, seguendo le direttive indicate dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Il mandato del cittadino
Tuttavia, affinché il patronato possa svolgere le sue funzioni nell’interesse e nel nome del cittadino, occorre un mandato di quest’ultimo. Tale mandato è fondamentale perché fa sì di poter ottenere al prestazione desiderata tramite l’ente stesso; esso dovrà indicare alcuni dati essenziali come la sede del patronato che lo riceve, il mandatario, data ed oggetto del mandato, e le firme delle parti.
Come accennato poco fa, il patronato offre servizi gratuiti, senza alcun scopo di lucro. Tuttavia tale organismo si avvale di un finanziamento ad hoc, disposto da un fondo specifico, accantonato presso gli enti e arricchito periodicamente da una percentuale dei contributi versati ogni anno dai lavoratori dipendenti. In conclusione, il patronato può però talvolta fornire servizi a pagamento, per alcuni servizi di una certa complessità, come ad esempio, la domanda di assegni familiari o il rilascio della certificazione unica INPS.
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