Pensioni ultima ora: le misure che il governo intende attuare in tema pensionistico saranno ufficiali solo dopo l’ok alla manovra. Si può tuttavia ipotizzare l’arrivo di qualche novità. C’è chi parla di volontà di segnare una discontinuità rispetto al passato, anche per dare un segnale positivo rispetto al confronto aperto con i sindacati.
Pensioni ultima ora, gli assegni soggetti a piccoli aumenti
Secondo le indiscrezioni con la prossima legge di Bilancio il Governo potrebbe rivedere la percentuale di rivalutazione delle pensioni per una parte di queste. La modifica, se sarà confermata, riguarderà l’adeguamento all’inflazione dal 97% al 100% per le pensioni lorde tra 1500 e 2000 euro mensili. Mentre per le pensioni con cifre superiori tutto resterà invariato, sulla base di quanto deciso dal precedente Governo.
Cosa cambia
Pensioni ultima ora – In sostanza per la fascia di pensionati rientranti in tale soglia, la manovra porterebbe un piccolo aumento con una indicizzazione piena rispetto all’inflazione. A dare l’annuncio della possibile misura sono stati alcuni esponenti sindacali coinvolti nel confronto col governo. Carmelo Barbagallo di Uil, dopo l’incontro al Mef ha dichiarato: “C’è un impegno sull’indicizzazione delle pensioni, portando dal 97% al 100% di rivalutazione lo scaglione fino a duemila euro”.
Il clima in materia di pensioni resta infuocato. C’è una grande discussione intorno a Quota 100. Se da una parte gli esponenti del governo giallorosso hanno sempre dichiarato di essere intenzionati a portarlo a scadenza naturale sino al 2021, ci sono sullo sfondo difficoltà per recuperare le risorse necessarie. Nel frattempo Luigi Marattin di Italia Viva ne ha proposto l’abolizione scontrandosi con la contrarietà del ministro Catalfo. Ecco le parole con cui il ministro ha replicato a Marattin. “I ‘renziani’ non governano da soli ma governano con una maggioranza”. “Lavoriamo agli ultimi dettagli per definire la Legge di Bilancio. Quota 100 è una misura sperimentale e va mantenuta così com’è e fino alla naturale scadenza. Nel frattempo – ha spiegato l’attuale ministro del Lavoro – stiamo lavorando ad una riforma previdenziale che superi definitivamente la Fornero che sia più giusta e più equa”.
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