Pensioni ultime notizie: Quota 103 al posto di Quota 100, piano Brambilla

Pubblicato il 16 Ottobre 2019 alle 07:46 Autore: Daniele Sforza

Sul tema pensioni ultime notizie riguardano l’evoluzione (o la sostituzione) di Quota 100 che potrebbe diventare Quota 103. Come funzionerebbe.

Pensioni ultime notizie Quota 103
Pensioni ultime notizie: Quota 103 al posto di Quota 100, piano Brambilla

Sulle pensioni ultime notizie riportano le dichiarazioni di Alberto Brambilla, esperto di materia previdenziale e consigliere economico del Governo, rilasciate al Corriere durante un’intervista e che hanno come argomento principale Quota 100, e i problemi e le conseguenze determinate da questa nuova misura di pensione anticipata.

Quota 100, problemi e conseguenze da valutare

Il primo problema che si potrebbe creare, una volta che Quota 100 sarà giunta a scadenza (31 dicembre 2021) sarà quello di un salto brusco per accedere alla pensione di vecchiaia o anticipata. Si passerà da 62 anni di età e 38 anni di contributi a 67 anni di età o 41/42 anni e mezzo di contributi. Per risolvere questo problema, gli oppositori della misura (in particolare Italia Viva di Matteo Renzi) hanno proposto di abolire la misura. Questo, però, rischia di creare – se non vi saranno modifiche – un altro problema non di poco conto: la creazione di nuovi esodati. “Numerose aziende hanno già fatto gli accordi per mandare in pensione i lavoratori e si creerebbe una nuova ondata di esodati”, ha spiegato Brambilla. Altro aspetto da non sottovalutare è che la maggior parte dei lavoratori col sistema retributivo o misto hanno già sfruttato Quota 100, ma dal prossimo anno “la maggior parte di coloro che potrebbero accedere al pensionamento anticipato avrebbe almeno il 60-65% dell’assegno calcolato col contributivo, perdendoci in media il 10%”. E ciò va anche a spiegare il drastico calo di domande di accesso alla misura, che potrebbe non essere molto più conveniente.

Pensioni ultime notizie: Quota 103, come funziona

La proposta di Brambilla equivarrebbe così a una sorta di Quota 103, rendendo strutturale un nuovo canale di uscita anticipata che consentirebbe di snellire i rigidi requisiti della Legge Fornero, soprattutto per le nuove generazioni. Si potrebbe così accedere al pensionamento con 64 anni di età ma solo se si è maturato un assegno pari a 2,8 il minimo (nel 2019 equivarrebbe a circa 1.300 euro), ma questo taglierebbe una larga fetta di giovani penalizzati da basse retribuzioni. Quindi si potrebbe optare per 64 anni di età e 39 anni di contributi. Questa misura potrebbe partire già dal 2021, a condizione che Quota 100 termini in anticipo, ed eviterebbe il grande scalone che ci sarebbe tra il 31 dicembre 2022 e il 1° gennaio 2023 in materia di accesso alla pensione. E per quanto riguarda il costo? “A regime sarebbe inferiore a quello di Quota 100. Se nei primi anni si spende un po’ di più, alla fine, trattandosi di pensioni prevalentemente contributive, si restituirà quanto versato”.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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