Pace fatta tra la Lega Nord e l’autore del video.

Pubblicato il 24 Luglio 2009 alle 16:42 Autore: Gabriele Casagrande
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Pace fatta tra la Lega Nord e l’autore del video.

Fonte: milano.corriere.it Pace fatta tra la Lega Nord e l’autore del video.

Dopo il recente articolo sul caso Salvini, Gabriele Casagrande propone un nuovo articolo tratto dal suo blog sulla vicenda, in cui si racconta della pace fatta tra lui e la Lega Nord.

Con questo titolo sabato 18 Luglio è stato pubblicato sulla Gazzetta di Modena un mio articolo che ripropongo qui in versione integrale.

15/7/2009

[ad]“Sono Gabriele Casagrande, lo studente di ventidue anni autore del video che ritrae Matteo Salvini cantare cori contro i napoletani”.
Inizia con queste parole la lettera consegnata ieri a Roma, presso gli uffici di Palazzo Montecitorio, all’Onorevole Maurizio Bosatra (Lega Nord), Capo di Gabinetto del Ministero della Semplificazione Normativa.
Il giovane modenese, invitato dallo staff dell’onorevole leghista Angelo Alessandri, con questa missiva ha voluto chiudere definitivamente il caso politico scatenato sette giorni fa con il video girato la sera del 13 Giugno scorso a Pontida.
“Quel video – recita la lettera – voleva riportare un elemento insolito e inaspettato: un eurodeputato che festeggia la recente vittoria elettorale e si diverte assieme ai suoi amici e sostenitori, possa piacere o meno, con cori da stadio. Ma la Lega Nord non è solo questo” conclude Casagrande.

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Sto tornando a Modena in treno, su un treno ad alta velocità partito da Roma Termini in perfetto orario. Sono stanco perché dopo una settimana infinita, a base di notti insonni per la tensione, di messaggi di insulti e di insinuazioni, finalmente, questa storia è giunta al termine. Considerando il partito coinvolto, è stata una settimana da “Caccia a Ottobre… verde”, senza un minuto di pace!
Siccome sto lavorando alla mia tesina di laurea sulla Lega Nord, già da tempo volevo completare il tutto con un’esperienza di stage presso la sezione di partito di Modena: quindi, avevo preso contatto con alcuni esponenti locali, come Davide Dotti e Mauro Manfredini.

Mercoledì scorso, nel mezzo del caos mediatico, telefono a quest’ultimo per prendermi la responsabilità del video e, soprattutto, per sapere se il mio stage fosse ancora fattibile oppure no. Mauro Manfredini, inizialmente, si dimostra incredulo poi stempera il tutto con una risata.
Dopo tutti i chiarimenti del caso, vengo invitato alla cena di partito del venerdì successivo, nella località di Torre Maina. Sfrutto l’evento per potere incontrare militanti e simpatizzanti per esporre loro la mia posizione, spiegare la mia versione dei fatti e, soprattutto per confrontarmi con serenità in un clima conviviale.

Se su internet ne ho lette di tutti i colori, su tendenze di aperta ostilità, con accuse di razzismo verso bergamaschi e veneti, quella sera, invece, ho potuto riscontrare grandissima cordialità, rispetto ed educazione: pur avendo idee politiche differenti dalle mie, le persone presenti hanno mostrato una correttezza più unica che rara.
Ascoltavo i loro dubbi, rispondevo e, volendo, si scherzava anche sul video.
Non solo quelle persone, ma anche i quotidiani e la radio mi hanno chiesto della genesi di quel filmato.
Quei 29 secondi non sarebbero esistiti se io sei mesi fa non mi fossi posto delle domande, dei perché.
Quei 29 secondi, non sarebbero esistiti se, nella mia ricerca, mi fossi fermato a quello che mostravano quotidiani e telegiornali.

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