Flat tax 2020 abolita fino a 100 mila euro: quali partite iva escono?

Flat tax, non entrerà in vigore per le Partite Iva tra i 65 mila ed i 100 mila . Gli altri punti qualificanti della manovra oltre alla sterilizzazione Iva €.

Flat tax 2020 abolita fino a 100 mila euro: quali partite iva escono?

Come previsto è stata annullata dal governo in carica l’introduzione della flat tax riservata (in base a quanto previsto dal precedente governo sostenuto da Movimento 5 Stelle e Lega) per le partite Iva tra i 65 mila ed i 100 mila euro. Il ministro dell’Economia nelle scorse settimane ha dichiarato: “Non è un mistero che io non sia un fan di questa misura, la reputo non giusta. Ma poiché non è serio cambiare le carte in tavola da un anno all’altro in modo troppo radicale, la misura fino a 65mila euro viene confermata. Ma io vorrei non far scattare la nuova ulteriore soglia (sino a 100 mila euro)”. Detto, fatto.

Flat tax 2020, l’intervento del viceministro Misiani

Il viceministro all’Economia Antonio Misiani, sullo stesso tema, a Sky Tg24 aveva dichiarato: “Il secondo step della flat tax da 65 mila a 100 mila non avrà seguito nella legge di Bilancio. Ci sono anche problemi di mancata comunicazione e autorizzazione da parte della Commissione europea. Per il resto manterremo da 0 a 65 mila magari con qualche paletto in più rispetto alla normativa”.

L’azione di Governo

Nelle scelte del governo emergono altri punti importanti. Tra questi la cancellazione della clausola Iva 2020. Il governo ha fatto sapere che “al fine di evitare un aumento delle imposte a carico dei consumatori, con ripercussioni sulla distribuzione e il commercio, gli incrementi dell’Iva pari a 23,1 miliardi di euro previsti a legislazione vigente per il 2020 sono stati completamente sterilizzati, senza ricorrere a interventi sulle rimodulazioni delle aliquote capaci di aumentare il gettito di tale imposta”.

In merito al cuneo fiscale, da Palazzo Chigi, hanno fatto sapere che “si riduce già dal 2020 il cuneo fiscale a carico dei lavoratori, avviando un percorso di diminuzione strutturale della pressione fiscale sul lavoro e di riforma complessiva del regime Irpef per tutti i lavoratori dipendenti”.

Lotta all’evasione. Con la manovra disegnata dal governo Conte bis vengono “messe in campo politiche di contrasto all’evasione e alle frodi fiscali in più settori”.

Nella nota ufficiale l’esecutivo in riferimento alla manovra ha parlato di “importanti provvedimenti per il lavoro, l’ambiente, gli investimenti, la famiglia e la disabilità”.

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