Conto corrente 2020: importo massimo prelievi e versamenti. Le novità

Pubblicato il 18 Ottobre 2019 alle 09:14 Autore: Daniele Sforza

Ci saranno novità importanti sul conto corrente a partire dal 2020, in particolare per i professionisti anche relativamente al limite prelievi e versamenti.

Conto corrente 2020 importo massimo prelievi
Conto corrente 2020: importo massimo prelievi e versamenti. Le novità

Alla fine ci saranno nuovi balzelli, ma soprattutto nuovi obblighi e adempimenti nella Manovra 2020, che naturalmente coinvolgeranno i lavoratori autonomi e i liberi professionisti. Tutto in nome della lotta all’evasione fiscale, vero obiettivo di questo esecutivo, per recuperare risorse da investire poi in altri settori, come welfare, lavoro e investimenti.

Le novità riguarderanno anche il conto corrente: chi esercita un’attività professionale dovrà aprirne uno dedicato separato dal conto personale (e quindi non dovrà essere cointestato). Su questo il fisco potrà controllare tutti i movimenti: dai prelievi ai versamenti, sempre correlati all’attività lavorativa stessa.

Conto corrente 2020: le novità nel Decreto Fiscale

L’articolo 24 del Decreto fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2020 è dedicato all’obbligo del conto dedicato per le imprese individuali e i professionisti. Qui si legge che “i soggetti indicati alla lettera d) del primo comma dell’articolo 13, indipendente dal regime di determinazione del reddito adottato, sono obbligati a tenere uno o più conti correnti bancari o postali ai quali affluiscono obbligatoriamente, solo le somme riscosse nell’esercizio delle attività e dai quali sono effettuati i prelevamenti per il pagamento delle spese”. In parole povere, nel conto aziendale dovranno confluire solamente i proventi derivanti dall’attività lavorativa e da esso si potranno prelevare somme finalizzate al pagamento delle spese. Prelievi, bonifici e versamenti saranno dunque sotto il controllo del Fisco, che potrà così monitorare eventuali movimentazioni sospette e possibile evasione. Tale provvedimento coinvolgerà anche i soggetti aderenti al regime forfettario, ma non dovrebbe toccare le partite Iva che hanno aperto la propria attività (start-up) in optando quindi per il regime agevolato riservato alle nuove imprese.

Tale misura, va detto, non è una novità. Già nel 2006 fu imposta dal decreto Bersani, salvo poi essere abrogata 2 anni più tardi. Attualmente, il conto corrente dedicato all’attività aziendale è esclusiva solamente delle società dei capitali, società tra professionisti, società di persone, nonché ditte individuali in contabilità ordinaria che fatturano oltre i 400 mila euro annui.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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